L’esercito russo è accusato di ignorare i termini del cessate il fuoco per permettere ai civili di Mariupol e Volnovakha di lasciare in sicurezza le città. Ne dà notizia il consiglio comunale di Mariupol.
Pare, infatti, che ci sia stata un’interruzione dei combattimenti nella regione di Donetsk, nel Donbass, ma i combattimenti continuano intorno a Zaporizhzhya, dove si trova la centrale nucleare più grande d’Europa. L’area si trova a circa 220 chilometri da Mariupol ma si trova sulla rotta concordata del corridoio umanitario per permettere ai civili di raggiungere l’ovest dell’Ucraina.
Una nota dice: “Stiamo negoziando con la parte russa per confermare il cessate il fuoco lungo l’intera rotta di evacuazione”. Il ministero della Difesa del Cremlino ha, comunque, promesso che i corridoi umanitari sarebbero stati aperti sabato alle ore 10 di Mosca, ore 8 in Italia. In questo modo, pullman e auto con donne, bambini e anziani possono lasciare il sud del paese, pesantemente bombardato in questi giorni.
L’Ucraina ha dichiarato che prevede di evacuare 200mila persone da Mariupol e 15mila da Volnovakha, con la Croce Rossa in qualità di garante. L’accordo con la Russia dovrebbe terminare già questo pomeriggio.
Infine, sul fronte dei negoziati tra Russia e Ucraina, ci dovrebbe essere il terzo ciclo di incontri, sempre in Bielorussia (Paese alleato del Cremlino), tra oggi e domani. Kiev, però, non è ottimista e chiede l’intervento di un negoziatore esterno.
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