Le autorità di Mariupol, città portuale ucraina assediata dai russi, hanno comunicato che l’esercito di Mosca ha bombardato una scuola d’arte dove si erano rifugiate circa 400 persone. L’edificio, come riportato dal Daily Mail, è stato distrutto e ci sarebbero persone sotto le macerie ma, al momento, non si sa quante e se ci siano state vittime.
Intanto, da alcuni filmati che girano sui social media, si evincerebbe che la Russia sta utilizzando anche i razzi termobarici TOS-1A che possono sciogliere gli organi umani, contrari alla Convenzione di Ginevra quando vengono usati contro i civili.
Fonti della Difesa di Mosca hanno affermato: “Il TOS-1A Solntsepek è stato utilizzato contro i nazionalisti ucraini dalla milizia popolare della Repubblica popolare di Donetsk con il supporto dell’esercito russo durante un’operazione speciale in Ucraina“. A Kharkiv, inoltre, nell’est dell’Ucraina, cinque civili, tra cui un bambino di 9 anni, sono stati uccisi da un bombardamento russo, come riportato dalle autorità ucraine.
Kiev ha anche sostenuto che l’esercito russo ha aperto il fuoco su una casa per anziani a Kreminna, nella regione ucraina di Luhansk, uccidendo 56 persone. I russi avrebbero sparato all’edificio “da un carro armato in maniera cinica e deliberata”. Secondo le autoritù ucraine, ci sono stati 15 sopravvissuti, che sono stati “rapiti e portati nel territorio occupato a Svatove nella struttura geriatrica locale”. Tale attacco sarebbe avvenuto l’11 marzo scorso. Come succede quasi sempre, denuncia e numero di vittime non possono essere verificate in modo indipendente.
Infine, le deputate di Kiev, che hanno visitato la Camera dei Comuni britannica, hanno affermato che l’esercito russo stupra e impicca le donne ucraine che non riescono a fuggire. Lo riportano i media britannici. La parlamentare Lesia Vasylenko ha parlato di donne sopra i 60 anni abusate e spinte al suicidio. La deputata, insieme alle colleghe Olena Khomenko, Maria Mezentseva e Alona Shkrum, ha detto ai giornalisti che Putin ha “cambiato strategia e prende di mira i gruppi più vulnerabili di donne e bambini”.
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