Le sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina possono creare nuove opportunità per la Russia. Lo ha affermato oggi, mercoledì 13 aprile, il presidente Vladimir Putin.
Da Mosca, parlando a un incontro sullo sviluppo della zona artica, Putin ha sottolineato che la Russia ha le risorse e il potenziale per far fronte a tutti i problemi che deve affrontare, aggiungendo che le sanzioni anti-russe adesso stanno ‘mordendo’ i Paesi che le hanno imposte.
Putin ha, infatti, detto: “Vorrei sottolineare che il rifiuto della normale cooperazione da parte di un certo numero di Paesi occidentali, compreso l’acquisto di risorse energetiche russe o almeno la loro riduzione, ha già colpito milioni di europei, ha provocato una vera crisi energetica e ha colpito gli Stati Uniti”. E ancora: “I prezzi stanno aumentando ovunque e l’inflazione sta semplicemente andando alle stelle: per questi Paesi è un risultato senza precedenti. Naturalmente, abbiamo anche dei problemi ma opportunità alternative e nuove opzioni si stanno aprendo davanti a noi”.
Putin ha anche affermato che “come risultato delle azioni dei Paesi ostili”, una serie di catene di trasporto e di logistica sono state interrotte, con alcune società straniere che si sono rifiutate parzialmente o completamente di adempiere ai propri obblighi contrattuali: “Naturalmente, nella situazione attuale, questo ci sta creando alcune difficoltà ma abbiamo tutte le risorse e tutte le opportunità per trovare rapidamente soluzioni alternative e, a lungo termine, per rafforzare la nostra indipendenza dai fattori esterni. Un compito molto importante”.
I numeri della guerra
Almeno 1.892 civili sono stati uccisi e 2.558 feriti in Ucraina da quando la Russia ha invaso il Paese il 24 febbraio, secondo le stime delle Nazioni Unite, con una cifra reale ritenuta molto più alta. Inolte, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, più di 4,24 milioni di ucraini sono fuggiti e milioni sono gli sfollati interni.
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