Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le sanzioni contro la Russia rappresentano “una dichiarazione di guerra“, come riportato dall’agenzia Ria Novosti.
Sulla decisione di invadere l’Ucraina, Putin ha detto che la Russia “non può far finta di niente davanti alle minacce”. E non si trattava di una “sciocchezza inventata”. l Il presidente ha spiegato che “la Russia stava cercando di risolvere il conflitto in Ucraina in modo pacifico: era necessario lasciare che il Donbass parlasse russo e vivesse a modo suo, ma si sono opposti. Le persone nel Donbass non sono cani randagi, sono morte da 13 a 14mila persone, ma l’Occidente non se ne accorge”.
Durante un evento dedicato all’imminente Giornata della Donna, che in Russia è festa nazionale, Putin ha definito “teatro dell’assurdo” la posizione dell’Occidente sull’Ucraina, dove “il bianco diventa nero e viceversa”.
Al personale femminile dell’aviazione civile russa, Putin ha detto che l’attuale leadership a Kiev “deve capire che se continua con lo stesso spirito”, mette in discussione “il futuro della statualità ucraina” e, se ciò accadrà, “sarà interamente sulla loro coscienza”.
Putin ha, poi, aggiunto che è “quasi finita” l’operazione per “la distruzione delle infrastrutture militari” in Ucraina, rimarcando che “l’esercito russo porterà a compimento tutti gli incarichi”.