Tre missili Iskander sono stati lanciati dalla Crimea e hanno colpito un centro nella regione di Odessa. Maksym Marchenko, capo dell’amministrazione militare locale, ha affermato che “ci sono vittime”.
Sempre oggi, come riportato dal viceministro dell’Istruzione ucraino Andriy Vitrenko, i russi hanno “completamente distrutto” la famosa università di Kharkiv. Secondo il Kyiv Independent, le attività dell’ateneo saranno spostate in luoghi più sicuri, così come quelle delle università di Mariupol e Chernihiv.
A proposito di Mariupol, la Croce Rossa non è riuscita a raggiungere la città e proverà ad evacuare i civili già domani, sabato. Una squadra, infatti, è stata costretta a tornare a Zaporizhzhia “dopo che accordi e condizioni hanno reso impossibile procedere”, si legge nel comunicato del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR). La squadra era composta da tre veicoli e nove membri del personale. “Affinché l’operazione abbia successo, è fondamentale che le parti rispettino gli accordi e forniscano le condizioni e le garanzie di sicurezza necessarie. Se e quando l’operazione di passaggio sicuro avverrà, il ruolo del CICR come intermediario neutrale sarà quello di accompagnare il convoglio da Mariupol verso un’altra città in Ucraina”.
Altra notizia di oggi è la liberazione di Bucha, città vicino Kiev. Ad annunciarlo è stato il sindaco Anatolii Fedoruk: “Il 31 marzo passerà alla storia della nostra città…come giorno della liberazione dalle forze russe”.
Infine, sul fronte del sostegno a Kiev, gli USA stanno fornendo all’Ucraina materiale nel caso la Russia usi armi chimiche. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Si tratta di maschere anti gas, tute protettive e altri equipaggiamenti che serviranno per proteggere i civili ma anche i soldati.
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