Il consigliere del presidente Vladimir Putin e leader della delegazione russa nei negoziati con Kiev, Vladimir Medinsky, ha riferito, dopo la fine della prima giornata dei colloqui che si sono svolti a Istanbul (Turchia), che Kiev ha promesso di rinunciare a stringere alleanze militari.
“L’Ucraina rinuncia ad aderire alle alleanze militari, allo schieramento di basi militari straniere, ai contingenti, all’organizzazione di manovre militari sul territorio ucraino senza l’approvazione degli Stati garanti, compresa la Federazione Russa”, ha affermato Medinsky al canale TV Pervy. Secondo Medinsky, le proposte dell’Ucraina in merito al sistema di garanzie di sicurezza presuppongono che non si applichino al territorio della Crimea e del Donbass.
Medinsky ha spiegato: “Al fine di adempiere allo status di non nucleare, ci sarà un elenco di stati per garantire sicurezza dell’Ucraina. Le garanzie di sicurezza non si applicano ai territori della Crimea e di Sebastopoli, ovvero l’Ucraina rinuncerà alla ripresa della Crimea e di Sebastopoli con mezzi militari, rimarcando che ciò sarà possibile esclusivamente attraverso il negoziato. Naturalmente ciò non corrisponde in alcun modo alla nostra posizione ma l’Ucraina ha formulato il suo approccio in questo modo”.
Medinsky, infine, come riportato dalla Tass, ha anche affermato che “le proposte di Kiev implicano che da parte sua, la Federazione Russa non ha obiezioni al desiderio dell’Ucraina di entrare nell’Unione Europea”, purché non ci sia l’intenzinedi entrare nella NATO.
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