L’Ucraina sta preparando un nuovo attacco alla flotta russa nel Mar Nero.
Lo ha annunciato il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov durante un briefing: “Possiamo offrire ai russi un’altra sorpresa in mare, un altro missile sulle loro navi. Stiamo solo aspettando il momento giusto”.
Reznikov ha anche dichiarato che non avrebbe rivelato i dettagli dell’affondamento dell’incrociatore russo Moskva, avvenuto il 13 aprile dello scorso anno.
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, alla stampa ha affermato che “non è prevista una nuova ondata di mobilitazione in Russia“.
Lo stesso ha ribadito Andrey Kartapolov, capo del Comitato per la difesa della DUMA (il Parlamento russo), spiegando che i nuovi emendamenti al sistema di registrazione militare ”non hanno assolutamente nulla a che fare con la mobilitazione. Tutto ciò che riguarda la mobilitazione è regolato da un’altra legge”.
Un drone di origine sconosciuta è caduto sul territorio dell’aeroporto russo di Shukhov, a 35 chilometri dal confine con l’Ucraina. L’agenzia di stampa Ria Novosti, citando un rappresentante dei servizi di emergenza locali, ha spiegato che non ci sarebbero stati feriti.
“Nel pomeriggio è caduto un drone, la recinzione dell’aeroporto è stata leggermente danneggiata”, ha detto la fonte di Ria Novosti, aggiungendo che le indagini sono in corso per stabilire i dettagli dell’accaduto.
Nell’arco delle ultime 24 ore, l’Ucraina avrebbe perso oltre 450 militari a Bakhmut, città strategica che si trova nella regione di Donetsk. Lo ha riferito l’ufficio stampa del ministero della Difesa russo.
“Il nemico nelle ultime 24 ore ha perso oltre 450 soldati e mercenari ucraini, tre carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria, sei veicoli corazzati, sei auto, obici D-20 e Msta-B, nonche’ due stazioni radar da combattimento anti-batteria An/Tpq-50 di fabbricazione statunitense”, ha affermato il dicastero.
Inoltre, “le unità della compagnia paramilitare russa Wagner stanno combattendo per conquistare quartieri nella parte centrale di Bakhmut, spingendo il nemico alla periferia occidentale”.