Due guardiani, rimasti in uno zoo di Kharkiv, in Ucraina, per prendersi cura degli animali, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dai russi. I corpi sono stati scoperti in una stanza sul retro della struttura. Lo riporta il Daily Mail.
I due dipendenti dello zoo Feldman Ecopark erano dispersi dal 7 marzo quando i loro colleghi erano tornati nella struttura dopo l’invasione russa. Lo zoo, in una nota, ha comunicato che i due operai sono stati “fucilati dai nemici” e poi “barricati” in un seminterrato: “Li abbiamo cercati a lungo. Abbiamo allertato le forze dell’ordine. Fino all’ultimo abbiamo sperato che non fosse accaduto qualcosa di irreparabile e che fossero sopravvissuti. Ma abbiamo avuto la conferma che i loro corpi sono stati ritrovati. Conserveremo il ricordo di queste persone meravigliose e coraggiose. Sincere condoglianze alle loro famiglie e ai loro amici. Speriamo che i colpevoli saranno puniti”.
Della struttura si era parlato di recente per la decisione – poi fortunatamente non più presa – di abbattere i leoni, le tigri e gli orsi a causa della guerra in corso, cioè per il timore che le bombe potessero distruggere i recinti e consentire così agli animali pericolosi di scappare e provocare ulteriore scompiglio in città.
“L’infrastruttura è inattiva – aveva comunicato lo zoo – Il problema più rilevante sono i grandi predatori. I recinti mantengono ancora miracolosamente l’integrità ma un altro bombardamento potrebbe liberare i leoni, le tigri e gli orsi verso Kharkiv e i vilaggi vicini. Non possiamo permetterlo”. Tuttavia, pochi giorni dopo, il personale dello zoo è stato in grado di evacuare gli animali in un luogo sicuro, evitando così l’eutanasia.