In Ucraina le forze di Kiev stanno resistendo a est dove si è spostato il fulcro della guerra e il presidente Volodymyr Zelensky continua a chiedere armi pesanti all’Occidente per contrastare l’esercito di Putin. Anche Jens Stoltenberg, segretario della NATO, ha lanciato un appello in tal senso.
In questo scenario oggi, giovedì 16 giugno, sono arrivati a Kiev il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro italiano Mario Draghi per manifestare il sostegno dell’UE all’Ucraina. I tre sono giunti in Ucraina in treno. Giunto in stazione, Macron ha detto: “È un momento importante. È un messaggio di unità che stiamo inviando agli ucraini”. E il cancelliere Scholz ha ribadito che le sanzioni occidentali “contribuiscono alla possibilità che la Russia rinunci all’operazione e ritiri nuovamente le sue truppe. Perché questo è l’obiettivo”.
Prima di incontrare Zelensky, i tre si sono recati a Irpin, cittadina vicino l capitale dove, nelle prime tre settimane dell’invasione russa, c’è stata una battaglia furiosa. I tre leader sono accompagnati dalle autorità locali. Draghi, rivolgendosi a un comandante ucraino, ha detto: “Avete il mondo dalla vostra parte”.
Successivamente ci sarà il colloquio con il presidente ucraino e sono previste dichiarazioni ala stampa intorno alle 14. Da rimarcare che a Kiev c’è stato proprio stamattina un allarme anti-aereo che è durato circa mezz’ora.
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