Una bomba “altamente esplosiva” è stata sganciata dai russi sul teatro di Mariupol dove centinaia di civili si rifugiavano per proteggersi dai bombardamenti. Il vicesindaco della città ucraina, Serhiy Orlov, ha affermato che tra le 1.000 e le 1.200 persone si trovavano nell’edificio al momento dell’attacco. Su Telegram le immagini documentano la distruzione della struttura. Non è ancora chiaro se ci siano vittime. Al momento è impossibile saperlo perché i bombardamenti russi non permettono di valutarlo.
Il bombardamento del teatro a Mariupol è stato denunciato anche dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha parlato di “orrendo crimine di guerra”. Kuleba ha scritto su Twitter: “Massiccio attacco russo al teatro drammatico dove si nascondevano centinaia di civili innocenti. L’edificio è ora ridotto in rovine. I russi non potevano non sapere che si trattava di un rifugio per civili”.
A Mariupol si trovano sotto assedio circa 300mila persone, sottoposte a bombardamenti incessanti: in città mancano cibo, farmaci e sono cessate le forniture di gas, acqua ed elettricità. Orlov ha anche denunciato un attacco russo contro un convoglio di civili che fuggiva oggi dalla città, causando il ferimento di cinque persone, tra cui un bambino (che sarebbe in gravi condizioni).
Mario Furore, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota ha affermato: “I raid che hanno colpito il teatro di Mariupol nel quale trovavano rifugio centinaia di civili ci lasciano inorriditi. Condanniamo nel modo più assoluto questa guerra i cui principali bersagli sono ormai anziani, donne e bambini. I russi si vergognino di bombardare strutture private e luoghi d’arte che nulla hanno a che fare con le infrastrutture militari. Putin dovrà rispondere di crimini di guerra per quello che sta facendo in Ucraina”.
Il ministero della Difesa russo ha riferito che a Mariupol sono stati i nazionalisti del battaglione Azov a colpire l’edificio del teatro che potrebbe ospitare dei civili. Nella dichiarazione, citata da Ria Novosti, si legge che “secondo i dati affidabili disponibili, i militanti del battaglione nazionalista Azov hanno commesso una nuova sanguinosa provocazione, facendo saltare in aria l’edificio del teatro minato da loro”.
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