Analtoly Antonov, ambasciatore russo negli USA, intervistato da Newsweek, ha alzato i toni, affermando che le forniture di armi e munizioni da parte di Washington a Kiev stanno causando “ulteriore spargimento di sangue” e sono “pericolose e provocatorie”. Inoltre, possono portare “gli Stati Uniti e la Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto”. Antonov ha, poi, detto che la Russia sta tentato di evitare vittime tra i civili e danni alle infrastrutture ucraine.
Nonostante quanto detto da Antonov, però, proseguono i bombardamenti russi sulle aree residenziali. Ad esempio, a Severodonetsk, dove bisogna verificare il numero delle vittime. Lo ha riportato Serhiy Haidai, capo dell’amministrazione statale regionale di Lugansk, citato dal Kiev Independent. Inoltre, un missile russo ha colpito alcune infrastrutrure di Myrhorod, località turistica nella regione di Poltava, nell’Ucraina centrale, ferendo due persone e provocando danni significativi. Lo ha riferito Dmytro Lunin, capo dell’Amministrazione statale regionale. Un’esplosione è stata registrata anche a Odessa ma, stando a quanto detto dal sindaco Vasyl Gulyaev, non ci sono state vittime.
Come spiegato dalle forze armate ucraine, i russi attaccano ad Est con l’obiettivo di “stabilire il pieno controllo sui territori del Donetsk e del Lugansk”. Inoltre, come riferito dal generale Kyrylo Budanov, intervistato dalla CNN, le truppe russe si starebber raggruppando prima di avanzare verso Kharkiv e “stanno guadagnando ulteriori forze a Belgorod per compensare le perdite”.
Poi, per la giornata di oggi, sono stati concordati 10 corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili. Lo ha annunciato la vicepremier Iryna Vereshchukv, citata da Ukrinform. Uno dei corridoi partirà da Mariupol con destinazione Zaporizhzhia.
Infine, l’esercito di Kiev, su Twitter, ha aggiornato il bilancio delle perdite russe: 19.100 soldati russi morti, 151 aerei da caccia abbattuti insieme a 136 elicotteri e 112 droni.
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