La portaerei Usa classe Nimitz Uss George H.W. Bush da ieri pomeriggio al porto di Napoli e subito si fanno minacciosi nei pensieri di tutti i venti di guerra nel Mediterraneo. In realtà, almeno ufficialmente, si tratta di una sorta di visita diplomatica tra Italia e Usa. A confermarlo è stato lo stesso sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi che parla per l’appunto di “visita della Bush” che viene definita come “importante opportunità per le relazioni tra Italia e Usa, con una centralità per la città con l’esperienza del soggiorno dei marinai, in questo periodo in cui Napoli ha molto da offrire in termini culturali” .
Il Carrier Strike Group 10, George HW Bush Csg, è attualmente in dispiegamento programmato nell’area di operazioni Europa-Africa delle forze navali statunitensi, impiegato dalla Sesta Flotta Usa per difendere gli interessi degli Stati Uniti, dei loro alleati e dei loro partner. La George H.W. Bush è l’ammiraglia del Carrier Strike Group-10, George H.W. Bush Carrier Strike Group. Il George H.W. Bush Carrier Strike Group è composto dalla portarei CVW7 George H.W. Bush, dal Destroyer Squadron 26, dall’Information Warfare Commander e dall’incrociatore di classe Ticonderoga USS Leyte Gulf (CG 55). Le navi di Desron-26 all’interno di Carrier Strike Group-10 sono i cacciatorpedinieri guidati di classe Arleigh Burke USS Nitze (DDG 94), USS Farragut (DDG 99), USS Truxtun (DDG 103) e USS Delbert D. Black (DDG 119 ).
I velivoli della portaerei CVW-7 imbarcati a bordo della George H.W. Bush sono i Jolly Rogers dello Strike Fighter Squadron (VFA) 103, i Pukin Dogs del VFA-143, i Bluetails del Carrier Airborne Early Warning Squadron (VAW) 121, i Nightdippers dell’Helicopter Sea Combat Squadron (HSC) 5, i Sidewinders di VFA-86, i Nighthawks di VFA-136, i Patriots di Electronic Attack Squadron (VAQ) 140 e i Grandmasters di Helicopter Maritime Strike Squadron (HSM) 46.
Non è la prima volta che da queste parti si affacciano flotte del genere. Nello scorso mese di ottobre la portaerei più grande del mondo era stata vista navigare per giorni sul mar Mediterraneo. Condizione che ha fatto crescere la paura considerando il contesto attuale, con Russia e Usa sempre più a nervi tesi sul fronte del conflitto in Ucraina. Infatti l’avvistamento di questo colosso è avvenuto proprio nei giorni in cui la Russia non ha nascosto il suo disappunto per il ruolo degli Stati Uniti e per i continui interventi governativi a favore dell’Ucraina. Proprio in quei giorni il governo sovietico aveva parlato di contromisure per fermare il “crescente coinvolgimento degli Usa”. Una portaerei sul mar Mediterraneo certamente non appare lì per caso.