Secondo Yahya Sarea, portavoce militare degli Houthi, gli attacchi angloamericani della scorsa notte sono stati 73 e hanno preso di mira la capitale dello Yemen, Sana‘a, e altre quattro regioni, uccidendo almeno cinque miliziani e ferendone altri sei.
L’azione, come spiegato ieri notte dal presidente degli USA Joe Biden, è stata condotta dalle forze militari degli Stati Uniti insieme a quelle del Regno Unito, con il supporto di Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi. Colpite basi e posizioni dei ribelli, sostenuti e finanziati dall’Iran.
Gli Houthi, che da settimane prendono di mira navi commerciali occidentali sul Mar Rosso come reazione alla guerra di Israele contro Hamas, hanno dichiarato che “tutti gli interessi americani e britannici sono diventati obiettivi legittimi in risposta alla loro aggressione diretta e dichiarata”.
La NATO ha affermato che gli attacchi aerei di USA e Regno Unito contro i ribelli in Yemen sono stati “difensivi” e “e miravano a preservare la libertà di navigazione in una delle rotte marittime più importanti del mondo. Le azioni degli Houthi devono finire”.
Il Cremlino, invece, ha condannato gli attacchi perché non ci sono risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che consentano tali azioni (dichiarazione ipocrita se, si pensa, che ovviamente non esistono neanche per invadere l’Ucraina). Il portavoce del governo russo Dmitrij Peskov ha affermato: “I Paesi che hanno attaccato hanno cercato di sostenere le loro azioni sulla base giuridica internazionale. E, di conseguenza, dal punto di vista del diritto internazionale sono illegittimi. Questa è la nostra posizione”.
Su alcuni canali Telegram, inoltre, sta rimbalzano una dichiarazione dell’ex presidente Donald Trump, di nuovo candidato per la Casa Bianca: “Biden non è solo stupido e incompetente, credo che sia completamente fuori di testa. È un pazzo delirante con le sue politiche di frontiera aperta estremamente pericolose, che usa le agenzie federali come armi politiche. È un disastro mentale che sta portando il nostro Paese all inferno. Inizierà per lui la Terza Guerra Mondiale. Senza alcuna ragione”.
Infine, sempre su Telegram, Reuters avebbe citato una fonte del governo italiano secondo cui Washington e Londra avrebbero invitato Roma a partecipare all’azione ma il governo italiano avrebbe detto di no.
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