L’agenzia saudita Al Hadath ha riportato questa mattina la notizia della presunta morte di Hashem Saffiedine, successore del defunto Nasrallah alla guida di Hezbollah, in un raid mirato da parte di Israele nella zona di Beirut. Secondo l’agenzia, Israele avrebbe le prove della sua uccisione. Tuttavia, i media israeliani non hanno ancora confermato ufficialmente la notizia.
Nel campo profughi di Beddawi, situato nel Libano settentrionale, un attacco israeliano ha provocato la morte di Saeed Atallah, comandante delle Brigate al Qassam, il braccio armato di Hamas. Nell’attacco, riferiscono i media affiliati al movimento, sono state uccise anche la moglie e le due figlie piccole di Atallah. Da parte di Israele, non è ancora arrivato alcun commento sull’operazione.
Secondo quanto riferisce Al-Jazeera, è di 12 morti il bilancio di una serie di raid condotti dall’esercito israeliano oggi nella Striscia di Gaza. Sei persone sono state uccise a nord-est del campo profughi di Nuseirat durante attacchi aerei notturni. Ulteriori attacchi a Deir el-Balah e Beit Hanoon hanno provocato rispettivamente una e cinque vittime. Bombardamenti di artiglieria hanno colpito il nord-ovest di Rafah, mentre elicotteri e veicoli blindati israeliani hanno continuato a sparare su obiettivi civili nella zona.
La forza di pace Unifil, che conta oltre 1.000 soldati italiani, ha dichiarato ufficialmente che non abbandonerà le proprie posizioni nel sud del Libano, nonostante la richiesta di Israele di “ricollocarsi”. La conferma arriva dal capo delle operazioni di pace delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, che ha ribadito il rifiuto dell’Onu di spostarsi, nonostante la notifica del 30 settembre dell’Idf sull’intenzione di condurre incursioni limitate in Libano.
Durante un comizio in North Carolina, l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha affermato che Israele dovrebbe attaccare i siti nucleari iraniani. Secondo Trump, la risposta corretta da parte degli Stati Uniti sarebbe stata: “Colpite il nucleare prima e preoccupatevi poi”. Questa dichiarazione segue le posizioni espresse da Joe Biden, contrario all’attacco non solo degli impianti nucleari ma anche dei giacimenti petroliferi. Trump ha aggiunto: “Se lo faranno, lo faranno. Scopriremo quali sono i piani di Israele”.