Nabil Qaouk, alto funzionario di Hezbollah, è stato ucciso nella notte tra sabato e domenica in un attacco aereo condotto dalle Forze di difesa israeliane (IDF) a Dahieyeh, nella periferia sud di Beirut. L’IDF ha confermato che Qaouk, comandante dell’“unità di sicurezza preventiva” di Hezbollah e membro del consiglio centrale del gruppo sciita, era coinvolto direttamente nella pianificazione di attacchi contro Israele. Le autorità israeliane sostengono che il funzionario fosse strettamente legato alla leadership di Hezbollah e attivamente impegnato nella promozione di atti terroristici.
Nel nord-est del Libano, la località di El-Ain è stata colpita da un raid aereo israeliano, causando la morte di undici persone. L’agenzia libanese NNA non ha confermato se le vittime fossero membri di Hezbollah o civili. I soccorritori sono ancora impegnati a recuperare i corpi da una casa distrutta nella valle della Bekaa. La tensione tra Israele e Hezbollah sembra crescere, con possibili ulteriori sviluppi.
Israele non ha ancora preso una decisione definitiva riguardo a una possibile incursione di terra in Libano. Il Jerusalem Post riporta che un’operazione potrebbe essere limitata al sud del Libano, ma la situazione potrebbe evolvere rapidamente. L’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha destabilizzato l’organizzazione sciita filo-iraniana, aprendo la possibilità di un cambio di leadership che potrebbe alterare la risposta del gruppo agli attacchi israeliani.
Il Libano ha proclamato tre giorni di lutto nazionale per la morte di Nasrallah.
Secondo fonti del governo degli Stati Uniti, citate dalla CNN, Israele potrebbe decidere di effettuare una incursione limitata in Libano, ma nessuna decisione è stata presa finora. Il portavoce delle IDF, Peter Lerner, ha indicato che l’offensiva di terra è solo una delle opzioni sul tavolo.
Mohammad Baqer Qalibaf, presidente del parlamento iraniano, ha dichiarato che i gruppi militanti dell’Asse della Resistenza, che include Hezbollah, Hamas, gli Houthi e vari gruppi iracheni e siriani, continueranno a combattere contro Israele con il supporto di Teheran. Qalibaf ha avvertito gli Stati Uniti, considerandoli complici delle aggressioni israeliane e affermando che dovranno accettarne le conseguenze.
In un comunicato diffuso dall’agenzia NNA, l’esercito libanese ha invitato i cittadini a mantenere l’unità nazionale e a evitare azioni che possano mettere in pericolo la pace civile. La nota sottolinea l’importanza di rimanere uniti in questo momento di crisi e accusa Israele di voler seminare divisioni tra la popolazione libanese, sfruttando la situazione attuale per eseguire i propri piani distruttivi.