Pochi giorni fa il consiglio comunale di Grosseto ha approvato la mozione della maggioranza con lo scopo di impegnare il sindaco e la Giunta «ad attivarsi affinchè all’interno di ogni scuola comunale e all’interno del palazzo Comunale venga allestito in vista delle prossime festività un presepe, ben visibile e di consone dimensioni».
Per l’allestimento dei presepi nelle scuole sprovviste, inoltre, è stata stimata una eventuale spesa in «500 euro e potrà essere finanziata attigendo al capitolo 50850 ovvero il Fondo di Riserva».
Per i consiglieri comunali «il Santo Natale, oltre ad essere una festa cristiana, è una tradizione molto sentita dal nostro popolo ed è, in quanto tale, portatrice di un messaggio di amore, di tolleranza, di pace che vale per tutti, anche per chi non è cristiano», soprattutto in considerazione del fatto che «si avverte, specialmente nei più giovani, un senso di smarrimento rispetto ai nostri valori e alla nostra identità culturale».
La mozione è stata approvata nonostante i voti contrari del MoVimento Stelle e del Partito Democratico (ma con tre astenuti). Da sottolineare, comunque, che nessuna scuola sarebbe sanzionata in caso di mancato adempimento.
Critica la posizione della diocesi di Grossetto. Monsignor Nencioni, 93 anni, intervistato dal Corriere Fiorentino, ha affermato: «La fede è un atto libero, viene dall’accoglienza di un dono frutto dell’intelligenza, bensì del cuore e della necessità intima di avvertire le domande fondamentali dell’esistenza. E a queste domande le risposte non possono essere obbligate», sottolineando che «i segni della fede non possono essere imposti da nessuno».
Sindaco di Grosseto è Antonfrancesco Vivarelli Colonna, uno de papabili per la candidatura alla presidenza della Regione Toscana.
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