- Green Pass, potrebbe scattare il piano No Vax del Governo Draghi.
- Le ipotesi sulla durata del certificato vaccinale dopo l’ultima somministrazione.
- Alcune Regioni a rischio zona gialla.
Nonostante, come riportato dall’Ansa da alcuni fonti di Palazzo Chigi, il Governo Draghi non starebbe pensando a nuove misure anti Covid-19 di fronte all’aumento dei contagi degli ultimi giorni (ma un’analisi sarà fatta a dicembre), si sta parlando ugualmente di alcune novità in vista.
Innanzitutto, come rivelato dal Corriere della Sera, martedì prossimo, 16 novembre, la Camera deve convertire in legge l’ultimo decreto sul Green Pass e il governo potrebbe decidere di farlo passare con il voto di fiducia così da evitare strappi nella maggioranza. Si starebbe valutando, a tal propopsito, se sia opportuna la durata del certificato vaccinale di 12 mesi dall’ultima somministrazione. Gli scienziati sostengono che andrebbe abbassato a 6 mesi, poi c’è l’ipotesi di ridurlo a 9. La scelta è rimandata, comunque, all’analisi del Comitato Tecnico Scientifico (CTSS) sull’andamento della campagna vaccinale in relazione alla terza dose: dal 1° dicembre, infatti, scatta il via libera per gli over 40.
Poi, come proposto da Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, c’è la proposta di escludere i tamponi dal green pass per l’accesso alle attività ludiche – ricreative: ristoranti, cinema e stadio. Insomma, il certificato andrebbe rilasciato solo ai vaccinati e ai guariti. Invece, nessuna modifica per quanto riguarda l’ambito lavorativo.
Infine, resta il timore del passaggio di alcune regioni a zona gialla che prevederebbe l’obbligo della mascherina all’aperto e la capienza contingentata nei luoghi di svago.
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