Arrestato, nel corso della notte, Graziano Mesina. Finita, quindi, una latitanza durata 17 mesi.
Grazianeddu è stato rintracciato dai carabinieri del ROS a casa di una coppia di conoscenti a Desulo, in provincia di Nuoro. La coppia ora è indagata per favoreggiamento. Mesina, 79 anni, era latitante dal 2 luglio del 2020, giorno in cui era arrivata la condanna della Cassazione a 24 anni di eclusione per traffico internazionale di droga.
Stando a quanto si è appreso, l’ex primula rossa del banditismo sardo si trova ora nella caserma di Nuoro e, come riferito all’Ansa dai suoi legali, lo starebbero trasferendo nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros. L’ex latitante è difeso dalle avvocate Beatrice Goddi e Maria Lusia Vernier che si stanno recando in carcere.
Mesina ha trascorso 40 dei suoi 79 anni in carcere: aveva ottenuto la grazia nel 2004 facendo così rientro nella sua casa di Orgosolo, nel cuore della Barbagia. Nel 2013 era arrivato, però, un nuovo arresto con l’accusadi aver messo in piedi un sodalizio dedito al traffico internazionale di droga: condannato a 30 anni di carcere in primo grado, la pena era stata confermata in Appello nel 2018 e a luglio dello scorso anno confermata dalla Cassazione.
Quando, però, i carabinieri si sono presentati per notificare la decisione. Mesina non si era fatto trovare. Il suo nome era così finito anche nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità con le ricerche che non si sono mai fermate fino al ritrovamento.
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