Il 35enne Adam Zaborowski, originario della Pennsylvania (USA), è stato arrestato dopo avere sparato contro la polizia, il giorno dopo avere fatto lo stesso con un commesso che gli aveva chiesto di indossare la mascherina.
L’uomo ha, quindi, aperto il fuoco su tre agenti di polizia quando lo hanno fermato vicino alla sua casa di Slatington sabato scorso, 1 agosto. Le forze dell’ordine, infatti, avevano ottenuto un mandato di arresto per tentato omicidio in seguito a quanto successo in un negozio di sigari.
Stando a quanto si apprende dalla stampa locale, al 35enne, una volta entrato nel negozio, era stato chiesto di insossare una mascherina (lo Stato richiede alle persone di indossarne una nei luoghi pubblici). Un testimone ha raccontato che Zaborowski ha tirato fuori un pezzo di carta e ha detto: «Leggi la riga sei. Non devo indossare una mascherina qui».
Nonostante, però, l’impiegato avesse risposto all’uomo che lo avrebbe servito senza la mascherina se avesse atteso fuori dal negozio, il 35enne si è arrabbiato e ha lasciato il negozio senza pagare i due sigari che aveva preso.
Quando l’impiegato ha seguito Zaborowksi nel parcheggio, l’uomo ha tirato fuori una pistola semiautomatica e ha sparato una volta in aria e due volte verso l’impiegato che, fortunatamente, è riuscito a scappare senza essere colpito.
La polizia ha descritto il 35enne come «armato e pericoloso» quando ha emesso il mandato d’arresto, affermando che era fuggito a bordo di un camioncino blu.
Il giorno dopo, la polizia ha fermato Zaborowski che, uscito dal suo mezzo, ha cominciato a sparare sugli agenti, ferendone uno al braccio. Gli agenti hanno risposto al fuoco e il 35enne è stato poi portato in ospedale ma si riprenderà.
Secondo l’avvocato di Zaborowski, John Waldron, il suo assistito «non sta gestendo bene la pandemia» e di recente ha perso sia il lavoro che la custodia del figlio. Naturalmente, fatti che non giustificano quanto successo.
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