Giulia Cecchettin è stata uccisa con diverse coltellate alla testa, al collo e in altre parti del corpo, inferte con grande violenza da Filippo Turetta, arrestato oggi vicino Lipsia, nel sud della Germania.
Ciò risulta dall’iispezione esterna della salma, svolta dal medico legale. Giulia ha subito molte ferite anche sulle mani, segno che ha tentato di difendersi.
Si è appreso, inoltre, che il corpo di Giulia è stato trovato da un cane di 4 anni, un flat coated retriver di nome Jageer: l’animale ha avvertito la presenza di Giulia nel bosco e ha condotto il padrone dalla ragazza.
Il messaggio della sorella sui social
Elena, la sorella di Giulia, su Instagram, in una storia, ha scritto: “Io non starò mai zitta. Non mi farete mai tacere”. Inoltre, ha citato l’attivista peruviana Io non starò mai zitta. Non mi farete mai tacere: “Se domani sono io, se domani non torno, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima”.
Infine, Luca Zaia, governatore del Veneto, ha proclamato il lutto regionale nel giorno dei funerali della ragazza e, a RaiNews24, ha affermato: “Un abbraccio a questa famiglia. Abbiamo vissuto una settimana di speranza che si è tradotta in orrore. Non so neanche se definire” l’arresto di Turetta “una bella notizia, ci interroghiamo su quello che è accaduto io personalmente non credo ai raptus”.
“Io penso che nella giornata dei funerali sia giusto che nelle scuole si parli dei femminicidi” ma faccio “un appello anche a genitori e amici e a tutti coloro che identificano condizioni di ossessività, controllo estremo, perché l’educazione a scuola non basta”, serve intervenire sulla famiglia. L’omicidio di Giulia “non può essere derubricato cone l’ennesimo caso di femminicidio e lasciato così”.
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