Dopo 14 ore di attenta analisi nell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Padova, l’autopsia di Giulia Cecchettin ha rivelato altri dettagli sulla sua morte.
La Procura di Venezia, di conseguenza, ha dato il nulla osta, consentendo la celebrazione delle esequie martedì a Padova, presso la chiesa di Santa Giustina Maggiore in Prato della Valle, dove migliaia di persone si riuniranno per un ultimo saluto.
Gli esiti dell’autopsia
Gli esperti incaricati, sotto la guida del medico legale Guido Viel, hanno concluso che la giovane Giulia è deceduta a causa di una perdita massiccia di sangue provocata da una ventina di coltellate inflitte da Filippo Turetta, il suo ex fidanzato, reo confesso. Il momento del decesso è stato individuato intorno alle 23:40, durante la seconda fase dell’aggressione a Fosso, dopo un primo attacco nel parcheggio di Vigonovo.
La fuga tragica di Giulia
Nonostante i tentativi di fuga, Giulia è stata colpita da una coltellata mentre si trovava nelle deserte strade di Fosso. Contrariamente alle ipotesi iniziali, non è stata la caduta a causare la sua morte ma piuttosto lo shock emorragico scatenato dalle ferite inflitte con un’arma da taglio. Gli inquirenti stanno valutando se l’ex fidanzato abbia perpetrato ulteriori violenze, potenzialmente configurando l’aggravante della crudeltà.
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