Giovanni Toti si è dimesso dall’incarico di governatore della Liguria.
A consegnare la lettera di dimissioni irrevocabili all’ufficio protocollo dell’Ente è stato l’assessore Giacomo Raul Giampedrone su delega dello stesso Toti.
Toti era stato eletto presidente alla guida della Regione Liguria l’11 giugno 2015, confermato alle elezioni regionali del 2020.
In una lettera, Toti ha scritto: “Mi assumo tutta la responsabilità di richiamare alle urne, anticipatamente, nei prossimi tre mesi, gli elettori del nostro territorio, che dovranno decidere per il proprio futuro”.
“Al Parlamento nazionale e all’opinione pubblica del Paese il dovere di fare tesoro di questa esperienza e tracciare regole chiare e giuste per la convivenza tra giustizia e politica all’interno del nostro sistema democratico”, ha aggiunto l’adesso ex governatore della Liguria.
In una nota, la Lega ha dichiarato: “n Liguria siamo di fronte all’ennesimo tentativo di sovvertire il voto popolare usando inchieste e arresti. La Lega non si fa intimidire e i cittadini sapranno rispondere democraticamente riconfermando il centrodestra che ha rilanciato la Regione da tutti i punti di vista”.
Infine, su X, Carlo Calenda ha scritto: Giovanni Toti “è un nostro avversario. La valutazione sulla sua gestione è negativa. I profili di conflitto di interessi sono quanto di più estraneo alla prassi di Azione si possa immaginare. Ma forzare le dimissioni di un governatore attraverso l’imposizione di misure cautelari a pioggia è indegno di uno Stato di diritto. Così come indegno è usare le inchieste come fondamento di un confronto politico. Non è stata una bella pagina per la democrazia italiana”.






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