Il generale Roberto Vannacci, al centro delle polemiche politiche e sui social media per il libro Il mondo al contrario, è intervenuto alla trasmissione Morning News di Canale 5.
Vannacci ha, anzitutto, affermato: “Non ho sentito il ministro Crosetto. Non è tenuto a chiamarmi. Ho letto sui giornali le sue dichiarazioni e a queste mi attengo”, aggiungendo: “Non conosco il provvedimento che il ministro ha aperto nei miei confronti, io non ho ricevuto nessuna informazione. Non sono stato rimosso, né destituito, bensì avvicendato. Da stamattina c’è un’altra persona che occupa il mio posto all’Istituto Geografico Militare. Non mi è stato notificato nessun provvedimento disciplinare. Qualora mi fosse notificato l’avvia di una indagine disciplinare, questo non mi colpevolizza affatto ma sarebbe solo l’avvio di un’indagine per verificare presunti illeciti commessi o non commessi”.
Poi, in merito alle dichiarazioni sugli omosessuali riportate sul suo libro, il generale Vannacci ha dichiarato: “Sfido chiunque a tirare fuori una parola che ha offeso qualcuno, non ho offeso nessuno. Non sono stato discriminatorio”, spiegando che “la frase sui gay è stata travisata”.
E ancora: “Le mie sono opinioni lecite, certo discutibili e argomentabili ma non ho offeso né discriminato nessuno. Ho comandato sicuramente degli omosessuali, se qualcuno di loro si è sentito discriminato da me, mi denunci: sono sicuro che nessuno lo farà. La loro ‘anormalità’ è una considerazione puramente statistica, si riferisce al loro essere numericamente minoranza: ma io per primo mi considero ‘anormale’, se qualcuno mi considerasse ‘normale’ mi offenderei. Le donne? La differenza con l’uomo è evidente, fisiologica certo ma anche mentale: e meno male, pensate che noia se le donne la pensassero come gli uomini… Quando vestono una divisa, invece, donne e uomini sono uguali, devono portare lo zaino, saper sparare e combattere, la lunghezza dei capelli non conta. E se tra gli incursori non ci sono donne è solo perché per ora nessuna donna è riuscita a superare le selezioni, quando ci riusciranno ben vengano”.
Rispondendo a una domanda su un’eventuale ingresso in politica dopo questa faccenda, Vannacci ha detto: “Faccio il soldato, almeno per ora”.
Infine, perché il libro è uscito proprio adesso? “Semplice, perché l’ho finito pochi giorni fa, ai primi di agosto. Avevo cominciato a scrivere qualcosa a gennaio, partendo dal tema energia, poi ho proseguito nel tempo libero. Raccogliere in un libro le proprie idee è consentito anche ai generali che indossano una uniforme o no?”.