Era scomparsa dopo il crollo della palazzina avvenuto il primo marzo a Milano.
Della gattina Octavia non vi erano più tracce ma il giovane proprietario, che abitava nell’appartamento distrutto dal crollo del rivestimento della palazzina, non ha mai smesso di sperare. Al momento del disastro la gattina era in casa.
Nei giorni immediatamente successivi al crollo, nessuno aveva più visto la gatta aggirarsi tra le macerie e neanche erano stati sentiti miagolii. Ad aggravare la situazione il fatto che la casa, dopo quanto accaduto, era stata dichiarata inagibile e quindi nessuno poteva accedere direttamente all’abitazione.
Per questi motivi, in un estremo disperato tentativo di provare a chiedere aiuto, il proprietario aveva contattato ENPA Milano. Questo al fine di avere aiuto per potere cercare di trovare la micia.
Anche successivi sopralluoghi effettuati dagli operatori ENPA unitamente ai Vigili del Fuoco, oltre che dagli stessi operai presenti sul posto per lo sgombero delle macerie, avevano sempre dato esito negativo facendo pensare ovviamente il peggio sulla sorte di Octavia.
Ed invece, giovedì scorso, qualcuno ha riferito di aver visto un gatto aggirarsi. Avveniva di notte quando tutto è tranquillo, sui tetti delle abitazioni vicine. Ma nessuno era ancora riuscito a vedere il gatto di giorno per poter dire con certezza che effettivamente si trattasse della gatta Octavia.
A distanza di più di 10 giorni dal disastro gli operatori di ENPA Milano, in collaborazione con il personale addetto allo sgombero, hanno posizionato una gabbia trappola sulle rovine dell’appartamento: sono bastate poche ore e Octavia è subito entrata nella gabbia attratta dal cibo perché probabilmente affamata. Ora Octavia, un gatto europeo tigrato, può avere la certezza di aver usato bene una delle sue nove vite e può continuare a vivere serena con Fabrizio. Veramente una bella storia a lieto fine.
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