Massimo Galli, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, intervenuto a iNews24.it, ha affermato: «Visto che Astrazeneca è stato progettato per una sola dose e visto anche che una percentuale molto elevata di persone risponde già con una sola dose, credo che sia arrivata l’occasione per il Governo e le Regioni, di sdoganare l’utilizzo e la prescrivibilità dei test per la misurazione degli anticorpi: questo potrebbe permettere di risparmiare le seconde dosi che non sono necessarie e permettere a tanti cittadini di fare un’altra dose direttamente in inverno, quando magari verrà cambiato anche il vaccino».
Galli, a proposito degli open day, ha rivelato che «ogni Regione è una specie di repubblica indipendente che fa quello che le pare. C’è un rapporto dell’EMA del 24 aprile 2021sul vaccino AstraZeneca che mette in relazione il rapporto tra morti pervenute e casi di trombosi con piastrine basse, nella fascia 20 – 29 anni. Dice che il rapporto rischio-beneficio è sfavorevole».
Infine, ha concluso l’esperto, «già sulle seconde dosi i rischi sono inferiori e pare che non ci siano eventi gravi».
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