È l’isola più amata del Mediterraneo e, con le sue spiagge paradisiache ed il mare cristallino è pronta a conquistare chiunque le faccia visita. Stiamo parlando dell’impareggiabile Formentera, una delle mete più ambite dai vacanzieri in cerca di relax.
Distante solo poche ore di viaggio dall’Italia, questa terra così selvaggia si distingue per il suo carattere libertino ereditato dagli hippy che la popolarono durante gli anni ‘70. Fu proprio qui, infatti, che tantissimi giovani in cerca di uno stile di vita semplice, trovarono la loro casa.
L’isola, all’epoca, era un luogo remoto, lontano da quelle dinamiche di consumismo e globalizzazione che si andavano diffondendo nella restante Europa. Fu proprio questo suo essere inconsapevolmente “outsider” a conquistare il cuore dei giovani anticonformisti dell’epoca. Col tempo però questo approccio frugale al mondo iniziò a scomparire e, quella che era una terra quasi sconosciuta, conobbe l’avvento del turismo che cambiò per sempre le sorti dell’isola.
Chi ha avuto la fortuna di villeggiare a Formentera nei primissimi anni ‘80, si ricorda sicuramente un posto acerbo dal punto di vita turistico. Gli isolani erano alle prese con un fenomeno per loro sconosciuto ma, anno dopo anno, iniziarono a fare tesoro delle stagioni estive e delle esperienze che vivevano. Così le tipiche case isolane, le finche, si tramutarono in alloggi per le famiglie in vacanza e, chi aveva delle proprietà in disuso, come degli appartamenti sul mare a Formentera, iniziò a rinnovarle per affittarle ai turisti.
Anche i ristoranti conobbero uno sviluppo notevole: sempre più persone, anno dopo anno, sceglievano Formentera come meta delle loro vacanze e, questo, non faceva che accrescere la presenza di persone in cerca di locali dove pranzare e cenare.
Arrivarono poi gli anni dei calciatori e veline in vacanza, e da lì Formentera cambiò volto. Non esisteva infatti rivista di gossip che non menzionava il vip di turno sulle meravigliose spiagge dell’isola. Questo fenomeno, contribuì sicuramente ad accrescere la popolarità di Formentera, togliendole però, un po’ di quel fascino hippy che la contraddistingueva da qualsiasi altra località di mare.
Ma come tutte le mode anche questa ebbe il suo declino e l’isola è da poco tornata ad essere quel luogo magico in cui rilassarsi ed entrare in contatto con la natura.
Chi prenota una vacanza a Formentera è una persona alla ricerca della quiete, di spiagge caraibiche e di un mare cristallino; è proprio quest’ultimo punto che rende l’isola così ambita. Il mare, popolato dalla Posidonia Oceanica, una pianta endemica dalle molteplici qualità, è di una trasparenza difficile da descrivere a parole. Non a caso alcune delle spiagge di Formentera sono spesso citate nelle classifiche delle spiagge più belle d’Europa.
Ma cosa aspettarsi da una vacanza in un posto così rinomato? Oltre ai lunghi bagni nelle splendide acque turchesi, l’isola offre un corollario di esperienze che vanno dalle affascinanti passeggiate lungo la costa, fino alla scoperta dei suoi caratteristici centri abitati.
Se siete degli amanti della natura, il Consell Insular di Formentera, ha infatti stilato un elenco di ben 32 percorsi verdi. Questi sentieri, che permettono di visitare l’isola in completa autonomia, vi regaleranno panorami mozzafiato, degni di una cartolina o, ancora meglio, di una foto ricordo da stampare e tenere sempre sul comodino.
Tra i più affascinanti c’è sicuramente il celebre “Camino Romano”, ovvero la vecchia strada sterrata che collegava il paesino di Es Calò con il centro abitato di La Mola. Per chi volesse intraprenderlo è indispensabile sapere che non è certo uno dei percorsi più facili: tutto in salita e a picco sulla costa, regala però, alcuni degli scenari più incredibili di Formentera. È consigliato percorrerlo la mattina presto oppure il tardo pomeriggio, in modo da evitare le ore più calde della giornata.
Se siete amanti della bicicletta, un itinerario consigliato è quello che parte dal porto di La Savina e, costeggiando le famose saline, un tempo principale fonte di reddito dell’isola, arriva fino alla spiaggia di Ses Illetes. Interessante durante questo tragitto, la visione del canale Sa Sequi, costruito per dare sfogo al lago Estany Pudent, vanta acque di un azzurro memorabile.
Per chi invece ama scoprire la storia dei luoghi che visita, nulla è più esplicativo dei centri abitati, che, con la loro architettura, le loro piazze e le loro strade, ben raccontano il susseguirsi delle culture che vi sono passate. Formentera in questo caso, ha una narrazione che affonda radici in un tempo non così remoto. La sua posizione geografica l’ha infatti resa una terra inospitale per migliaia di anni e, i primi insediamenti sono fatti risalire ad un periodo relativamente recente.
Per farvi un’idea vi basterà visitare la graziosa chiesa di Sant Francesc, capoluogo dell’isola. Situata nella piazza principale, questo edificio, che un tempo era una fortezza, è stata ultimato solo nel 1738. Dimenticatevi quindi la grandiosità delle chiese rinascimentali o barocche ma concentratevi proprio sull’aspetto austero che questa semplice struttura ha da offrirvi.
Tutta l’architettura locale, ovvero le stradine costellate di bar e negozi, così come le abitazioni a due piani al massimo sono l’emblema di una terra che non ha mai conosciuto grandi influenze o migrazioni.
Per approfondire questo aspetto fate un salto al piccolo museo etnologico, poco distante dalla chiesa. Una vasta raccolta di oggetti antichi, insieme a tavole esplicative, ben illustra la storia di una Formentera rurale, quando il turismo di massa era qualcosa di impensabile per l’epoca.
Anche il piccolo centro abitato di Sant Ferran è sicuramente da visitare, meglio se di sera, per la presenza di un grazioso mercatino artigianale. Qui, di imperdibile, c’è la famosissima Fonda Pepe, ovvero il mitico ritrovo dei primissimi hippy che sbarcarono a Formentera.
L’ambiente è rimasto praticamente uguale e, tutt’oggi, isolani e turisti vi si ritrovano per bere e chiacchierare in compagnia.
Ma un altro aspetto che lega tantissimi italiani a Formentera è la varietà gastronomica che vi si può trovare: in grado di soddisfare tutti i gusti e tutte le tasche di seguito vi segnaliamo alcuni dei locali imperdibili.
Partiamo, per esempio, da un grande classico italiano che non può mancare nella lista dei piatti preferiti: la pizza. Anche se qualcuno potrebbe storcere il naso per questa ed altre contaminazioni, sappiate che pizzerie e ristoranti specializzati non mancano all’appello. Tra le più famose troviamo i Quartieri Spagnoli a Sant Ferran, dove deliziarsi il palato con la tipica pizza napoletana e non solo oppure Pan Per Focaccia nella località di La Savina, dove ha sede il porto.
Nella turistica e sempre affollata Es Pujols troviamo invece una varietà di ristoranti per i quali, durante l’alta stagione, è sempre consigliato prenotare. Se doveste avere nostalgia di un buon piatto di pasta, locali come Chezz Gerdi o Bocasalina non tradiranno certo le vostre aspettative.
E per una buona grigliata di carne? In questo caso il ristorante che vi suggeriamo è a conduzione spagnola e propone carni di altissima qualità; stiamo parlando del S’Avaradero, un ristorante sul lungo mare di Es Pujols che, da qualche anno, ha anche una meravigliosa terrazza da cui godere di un impareggiabile vista sul mare.
La caleidoscopica Formentera però, non esaurisce certo qui le sue bellezze: dai magnifici tramonti vista mare fino ai coloratissimi mercatini hippy offre un ventaglio di esperienze da vivere tutte d’un fiato.
Non vi resta che abbandonarvi al suo flusso magico e godervi quella che, probabilmente, sarà una delle vacanze più belle della vostra vita!
Commenta con Facebook