Nella notte tra martedì e mercoledì, si è verificata un’altra aggressione al personale sanitario del Policlinico Riuniti di Foggia. Un giovane di 18 anni, giunto al pronto soccorso per problemi di ansia, ha aggredito tre infermieri con schiaffi, calci e pugni. La situazione ha richiesto l’intervento immediato dei carabinieri, che hanno proceduto con l’arresto in flagranza di reato del ragazzo, il quale è stato successivamente trasferito in carcere.

L’aggressione nel pronto soccorso

Il giovane, arrivato al pronto soccorso in stato di agitazione, dopo essere stato registrato ha improvvisamente iniziato a inveire contro il personale infermieristico presente. Senza apparente motivo, ha aggredito tre infermieri, colpendoli con violenza. Nonostante i tentativi di placare la situazione, l’escalation di violenza ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

I carabinieri, una volta giunti sul posto, hanno fermato il 18enne e lo hanno tratto in arresto con l’accusa di lesioni personali a personale sanitario e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, che compirà 19 anni nei prossimi mesi, è stato condotto in carcere in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

Un’ondata di violenza contro il personale sanitario

L’episodio di ieri notte non è isolato. Solo pochi giorni prima, lo stesso Policlinico Riuniti di Foggia era stato teatro di un’altra grave aggressione. Nel reparto di chirurgia toracica, diversi medici e infermieri erano stati assaliti da un gruppo di circa cinquanta persone, tra parenti e amici, a seguito del decesso di una ragazza di 23 anni durante un intervento chirurgico.

La situazione era degenerata a tal punto che il personale sanitario, per sfuggire alla violenza del gruppo, si era visto costretto a barricarsi in una stanza dell’ospedale. Il video dell’aggressione, diventato virale sui social, aveva suscitato un’ondata di indignazione e sollevato serie preoccupazioni sulla sicurezza negli ospedali.

La reazione delle autorità e delle istituzioni

Le continue aggressioni nei confronti del personale medico e infermieristico hanno portato all’aumento dei controlli all’interno delle strutture sanitarie. Le autorità locali hanno espresso preoccupazione per la crescente violenza contro chi, ogni giorno, si occupa di salvare vite umane. Il caso di Foggia non è un’eccezione, ma rappresenta un problema più ampio che coinvolge diverse realtà ospedaliere in tutta Italia.

Il Policlinico Riuniti di Foggia ha fatto appello alle istituzioni per un intervento mirato che garantisca maggiore protezione e sicurezza per il personale sanitario, spesso esposto a episodi di violenza da parte di pazienti o familiari in stato di alterazione emotiva.

Misure contro la violenza negli ospedali

A fronte di episodi sempre più frequenti, il Ministero della Salute sta valutando l’introduzione di misure più rigide per la sicurezza nelle strutture sanitarie, tra cui l’aumento della presenza delle forze dell’ordine e l’implementazione di sistemi di sorveglianza più efficaci.