In Florida, negli Stati Uniti d’America, un uomo è morto dopo essere stato infettato dalla Naegleria fowleri, l’ameba mangia-cervello.
Come riportato dalla CNN, l’infezione potrebbe essere stata causata da “pratiche di risciacquo dei seni utilizzando l’acqua del rubinetto“, secondo un comunicato stampa del Dipartimento della Salute della Florida, pubblicato a febbraio per avvertire il pubblico sull’infezione. In pratica, l’uomo era solito lavarsi il naso con l’acqua del rubinetto e così è avvenuta la contaminazione.
Ieri, giovedì 2 marzo, il Dipartimento ha confermato che la persona infetta è morta e le autorità stanno investigando sul caso. “È in corso un’indagine epidemiologica per capire le circostanze uniche di questa infezione. Posso confermare che l’infezione purtroppo ha portato alla morte, e qualsiasi informazione aggiuntiva su questo caso è riservata per proteggere la privacy del paziente”, ha affermato Jae Williams, portavoce del Dipartimento della Salute della Florida.
Stando a quanto riportato nella nota, l’infezione da Naegleria fowleri “può avvenire solo quando l’acqua contaminata dalle amebe entra nel corpo attraverso il naso”.
Il Dipartimento della Salute della Florida ha, quindi, avvertito i residenti di utilizzare solo acqua distillata o sterile per preparare le soluzioni per i lavaggi nasali. L’acqua del rubinetto, inoltre, dovrebbe essere bollita per almeno un minuto e raffreddata prima dell’uso.
L’acqua del rubinetto non sterilizzata, infatti, non è sicura da utilizzare come risciacquo nasale poiché non è adeguatamente filtrata o trattata, e quindi può contenere bassi livelli di microrganismi, come batteri e protozoi, compresi gli amebe, come si legge sul sito della FDA (Food and Drug Administration). Tuttavia, non ci si può infettare bevendo l’acqua del rubinetto, perché di solito gli acidi dello stomaco uccidono quegli organismi.
L’ameba che mangia il cervello (Naegleria fowleri) è un tipo di ameba altamente nociva che può causare una malattia rara e potenzialmente mortale chiamata meningoencefalite amebica primaria (PAM). Questa ameba si trova comunemente in ambienti d’acqua dolce come stagni, fiumi e laghi in tutto il mondo, ma può anche essere presente in piscine, vasche idromassaggio, fontane e acquari mal gestiti.
L’infezione si verifica quando l’acqua contaminata dalle amebe entra nel naso e raggiunge il cervello attraverso le membrane nasali, dove inizia a distruggere i tessuti cerebrali. I sintomi includono mal di testa, febbre, nausea, vomito, rigidità del collo, confusione, allucinazioni e coma. La PAM è una malattia molto rara, ma è spesso fatale e richiede un trattamento immediato con farmaci antinfiammatori e antimicrobici per avere qualche possibilità di sopravvivenza.