- La Lega non ha partecipato al CDM sulla delega sul Fisco.
- Il CDM ha approvato ugualmente la delega.
- Conte e Letta contro Salvini.
Il Consiglio dei ministri (CDM) ha approvato oggi, martedì 5 ottobre, senza la partecipazione delle Lega alla riunione, la delega sul Fisco. I leghisti hanno lamentato di avere ricevuto il testo della delega un’ora prima che iniziasse la cabina di regia che ha preceduto il CDM. Un margine temporale giudicato insufficiente dal Carroccio.
IL COMMENTO DEL PREMIER DRAGHI
In conferenza stampa il Presidente del CDM, Mario Draghi, a proposito dell’assenza della Lega, ha detto: “La spiegherà l’onorevole Salvini oggi o domani. Ma gli scambi avvenuti in cambina regia e nelle conversazioni avevano dato sufficienti elementi per valutare la legge delega. La legge delega si ispira a principi che ritengo siano condivisi anche dalla Lega”.
Draghi ha aggiunto: “Questa è una maggioranza diversa e ci sono delle diversità di vedute, l’azione di Governo non è stata interrotta ed è andata avanti. Credo ci saranno molte altre occasioni di scambio, sia in Parlamento che sui singoli decreti delegati. Questo è certamente un gesto serio, ma quali siano le sue implicazioni bisogna aspettare cosa dice la Lega stessa al riguardo”.
SALVINI HA SPIEGATO L’ASSENZA DELLA LEGA
Dal canto suo, il leader della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa ha spiegato che “il non voto della Lega alla delega fiscale in CDM” è arrivato “perché non contiene quello che c’era negli accordi“.
“C’è un problema di metodo“, perché “un documento così importante non può arrivare alle 13,30 per discuterlo alle 4. Non stiamo parlando dell’oroscopo, non è possibile avere mezz’ora di tempo per esaminare il futuro degli italiani. Occorre un cambio di modalità operativa”.
Il leghista ha aggiunto che è un problema di merito, perché all’interno della delega “c’è qualcosa che non era stato deciso in Parlamento, ovvero la riforma del catasto. Vale 22 miliardi solo l’IMU, 40 miliardi la tassa sulla casa. Non ti do un mandato in bianco, senza parere vincolante del Parlamento. Poi tu mi informi e se sono contrario il governo in carica o quello che verrà può dire ‘va bene, prendo atto e tanti saluti’. Mi fido di Draghi, ma non posso dare una delega in bianco sul catasto con rischio salasso, sulla rimodulazione dell’IVA, e poi non c’è nulla su flat tax, anzi si paventa aumento, su rottamazione delle cartelle, superamento IRAP generico”.
MELONI DÀ RAGIONE A SALVINI
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia ha commentato così la decisione della Lega: “Credo che Salvini faccia bene a non votare una delega in bianco, anche perché nel Parlamento il centrosinistra è molto più forte nei numeri e tende a prevalere e da parte del governo Draghi mi pare ci sia una certa inclinazione…”.
CONTE E LETTA CONTRO SALVINI
Giuseppe Conte, leader del MoVimento 5 Stelle, ha parlato di “fatto molto grave. Lo stiamo dicendo da settimane, la Lega deve dire cosa vuole fare da grande. Il Paese sta attraversando un periodo complesso e francamente questi atteggiamenti non sono comprensibili. Temo purtroppo che siano dettati anche dai risultati della tornata elettorale”.
Infine, Enrico Letta, segretario del Partito Democratico ha affermato: “La riforma fiscale è parte fondamentale del programma di Governo, non è una piccola cosa: è gravissimo lo strappo che la Lega sta facendo, francamente incomprensibile. Noi chiediamo a Draghi di andare avanti“.
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