Mentre negli USA è stato registrato un nuovo record di contagi di coronavirus con 53.069 casi in 24 ore, un californiano di 51 anni ha espresso il suo rammarico dopo avere partecipato a una festa in cui si è infettato. Ha condiviso un post su Facebook il giorno prima di morire.
Thomas Macias era un camionista. Secondo il cognato Gustavo Lopez, intervistato da NBC News, è uscito solo quando era necessario fino a giugno. Poi, quando le misure del lockdown sono diventate meno rigide, il 51enne ha partecipato a una festa a Lake Elsinore, vicino a Los Angeles.
Uno dei suoi amici è stato infettato dal Covid-19 ma è andato ugualmente alla festa perché, non avendo sintomi, non pensava di essere contagioso. Thomas Macias si è sottoposto a un test il 16 giugno ed è risultato positivo due giorni dopo.
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Lungi dal respingere ogni colpa, il californiano ha riconosciuto il suo errore e ha condiviso un messaggio su Facebook il 20 giugno: «Alcuni di voi potrebbero saperlo ma molti di voi non lo sanno. Sono uscito poche settimane fa e ho preso il coronavirus. A causa della mia stupidità, ho messo la salute di mia madre, delle mie sorelle e di tutta la mia famiglia in pericolo. È stata un’esperienza molto dolorosa. Non è uno scherzo. Se esci, indossa una mascherina e rispetta le distanze sociali. Non essere un idiota come me».
Infine, l’uomo ha detto di sperare, «con l’aiuto di Dio», di sopravvivere ma, sfortunatamente, non ce l’ha fatta. Il giorno successivo, alle 11, Thomas è stato trasportato d’urgenza in ospedale ed è morto intorno alle 21. Si pensa che il coronavirus lo ha ucciso in così poco tempo perché era anche in soprappeso e soffriva di diabete.
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