I protocolli d’intesa necessari per promuovere le iniziative rivolte alla sostenibilità in campo energetico sono adesso realtà.
A firmarli sono stati oggi Catia Bastioli, Presidente di Terna, Rossella Muroni, Presidente di Legambiente, Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia e Andrea Purgatori, Presidente di Greenpeace Italia.
Gli accordi si pongono l’obiettivo di una stretta collaborazione rivolta al progressivo miglioramento della sostenibilità ambientale del Piano di Sviluppo della Rete Elettrica Nazionale.
Con la firma di queste intese, le associazioni coinvolte “si impegnano a collaborare sia a livello strategico nella fase di redazione di un Piano di Sviluppo della Rete Elettrica Nazionale, sia a livello strutturale nella predisposizione della Valutazione Ambientale Strategica, sia a livello attuativo nella consultazione col territorio per identificare le scelte localizzative maggiormente compatibili”.
Questa strategia di cooperazione si svilupperà, quindi, nelle seguenti attività specifiche:
1. Livello strategico (stesura del Piano di Sviluppo di Terna) con un confronto per valutare scenari energetici futuri, individuare strategie di sviluppo della rete elettrica, in relazione agli obiettivi ambientali definiti in ambito nazionale ed europeo e per discutere pubblicamente dello scenario energetico al 2030 e 2050, in Italia e in Europa, a seguito della COP21 di Parigi.
2. Livello strutturale (Valutazione Ambientale Strategica) per valutare il contesto socio-ambientale delle aree interessate dagli interventi previsti dal Piano di Sviluppo e identificare i corridoi ambientali relativi alle opere da realizzare.
3. Livello attuativo (progettazione dell’opera e confronto con il territorio) per collaborare nella definizione delle fasce di fattibilità dei tracciati delle nuove linee elettriche e dei contenuti ambientali per la consultazione con gli enti locali, per minimizzare le interferenze con le aree naturali prioritarie, per mitigare gli impatti relativi agli interventi di sviluppo interferenti o limitrofi ad aree naturali prioritarie e per la realizzazione di misure di ripristino ambientale.
“Terna vuole continuare a dare il suo contributo per uno sviluppo più sostenibile, anche ripensando lo sviluppo della rete verso un modello che coniughi ambiente, società ed esigenze elettriche – ha dichiarato Catia Bastioli, Presidente di Terna. Per questo occorre cercare con costanza un confronto costruttivo con i diversi interlocutori, pensando a modelli di sviluppo in grado di valorizzare adeguatamente il capitale naturale e sociale”.
“Il futuro dell’energia passa per un nuovo modello incentrato sulle fonti rinnovabili e sempre più distribuito ed efficiente – ha dichiarato Rossella Muroni, Presidente di Legambiente. In questa transizione abbiamo bisogno di investimenti nelle reti energetiche di trasmissione e distribuzione locale, per gestire al meglio la crescita della produzione da energie pulite. In questo contesto, l’accordo con Terna è importante perché permette di confrontarci sulle strategie che riguardano la rete e sugli interventi nei territori per ridurre al massimo l’impatto sul paesaggio e gli ecosistemi”.
“Per WWF il confronto con le imprese rappresenta un ambito d’intervento rilevante nelle strategie di conservazione – ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia. Proprio in quest’ottica l’accordo con Terna rappresenta un caso importante perché finalizzato a uno sviluppo maggiormente sostenibile della rete, con lo scopo di tutelare il grande patrimonio di biodiversità del nostro Paese. In questo accordo c’è un doppio obiettivo: da un lato porre l’attenzione alle questioni ambientali a monte delle scelte industriali e dall’altro riuscire a immaginare una rete sempre più funzionale allo sviluppo delle fonti rinnovabili”.
“Per Greenpeace l’evoluzione verso uno scenario energetico basato prevalentemente sulle rinnovabili mette al centro le infrastrutture del sistema elettrico e, dunque, anche la rete di trasmissione – ha dichiarato Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia. Con Terna da anni c’è un confronto che avrà un focus specifico nei prossimi mesi sul nuovo piano industriale”.
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