“Questi giudici devono andarsene”. Così Elon Musk, CEO di X (ex Twitter) e di Tesla, ha espresso il suo dissenso sulla decisione del tribunale di Roma di sospendere i trattenimenti dei sette migranti trasferiti dall’Italia all’Albania.

Il tribunale ha rinviato alla Corte di giustizia europea per ottenere chiarimenti sull’interpretazione delle direttive. Musk ha commentato un post su X di Mario Nawfal, CEO di Ibc Group, influente sul social, ribadendo il suo sostegno alle politiche migratorie restrittive. In passato, Musk aveva difeso anche il vicepremier Matteo Salvini nella vicenda giudiziaria legata a Open Arms, sostenendo su X che fosse “scandaloso che sia sotto processo per aver fatto rispettare la legge”.

Ignazio La Russa: “Una parola decisiva deve arrivare”

Intervenendo sullo stop del tribunale alla misura di trattenimento dei migranti in Albania, Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha dichiarato: “È un tema oggi molto controverso e credo che alla fine una parola decisiva debba arrivare. C’è stato un ricorso alla Corte europea e può darsi che sia quella la sede giusta per definire quello che secondo me è un problema che sarebbe stato meglio non fosse sorto”. La Russa ha espresso questa posizione a margine di un evento per i 150 anni dell’avvocatura milanese.

Maria Elena Boschi: “Centri vuoti e risorse sprecate”

Critica anche Maria Elena Boschi di Italia Viva, che ad Agorà ha commentato l’operazione dei centri in Albania: “I centri in Albania sono una gigantesca operazione di comunicazione con cui il governo fa solo finta di risolvere il problema dell’immigrazione. Le strutture albanesi rimangono vuote. E anche se funzionassero, potrebbero accogliere 3000 persone, meno del 2% delle persone che sbarcano ogni anno in Italia”.

Boschi ha sottolineato l’inefficienza dell’operazione e il costo elevato per mantenere le strutture albanesi presidiandole con polizia italiana. Ha concluso: “Con le liste d’attesa che abbiamo nel nostro Paese, sarebbe stato molto più utile stanziare quei 900 milioni per la sanità”.