Almeno 13 persone, tra cui 7 bambini, sono rimaste uccise in un attacco dell’esercito birmano su una scuola in Myanmar. Come riportato da Reuters, i militari hanno affermato di avere aperto il fuoco perché i ribelli stavano utilizzando l’edificio per colpirli.
In Myanmar, all’inizio dello scorso anno, il governo eletto è stato rovesciato dall’esercito che ha preso il potere. Da allora, in tutto il Paese, sono emersi movimenti di opposizione, alcuni dei quali armati, che i militari contrastano con la forza letale.
La Reuters non ha potuto verificare in modo indipendente i dettagli delle violenze avvenute venerdì scorso, 16 settembre, nel villaggio di Let Yet Kone, nella regione centrale di Sagaing.
Secondo quanto riportato da RFA (Radio Free Asia), gli elicotteri dell’esercito hanno aperto il fuoco sulla scuola ospitata in un monastero buddista del villaggio. Come riportato dalle foto locali, alcune persone sono state uccise sul posto mentre altre sono morte dopo che le truppe sono entrate nel villaggio.
Due residenti, che hanno rifiutato di essere identificati per motivi di sicurezza, hanno raccontati che i corpi sono stati successivamente trasportati dai militari a 11 km di distanza e sepolti. Un altro residente ha detto che circa 2mila persone sono fuggite dalle loro case. Sui social media sono circolate immagini che mostrano fori di proiettili e macchie di sangue nella scuola.
In una dichiarazione, i militari hanno affermato che l’Esercito per l’indipendenza dei Kachin – un gruppo ribelle (KIA) – e la People’s Defence Force (PDF), un’organizzazione di guerriglie armate “terroriste”, si erano nascosti nel monastero e avevano usato il villaggio per trasportare armi nella zona.
Le forze di sicurezza inviate in elicottero hanno condotto “un’ispezione a sorpresa” e sono state attaccate da PDF e KIA all’interno delle case e del monastero, dicono sempre i militari. L’esercito ha risposto al fuoco e alcuni abitanti del villaggio sono stati uccisi nello scontro e i feriti sono stati portati in ospedale per le cure. Infine, ha accusato i gruppi armati di usare gli abitanti dei villaggi come scudi umani, comunicando altresì che sono state sequestrate armi, tra cui 16 bombe fatte a mano.
Tuttavia, il governo ombra pro-democrazia del Myanmar, noto come governo di unità nazionale (NUG), ha accusato i militari di “attacchi mirati” alle scuole e ha chiesto il rilascio di 20 studenti e insegnanti che, stando a quanto riferito, sono stati arrestati dopo gli attacchi degli elicotteri.
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