Giuseppe Conte, leader del MoVimento 5 Stelle, è stato ospite di Ore14 su Rai2.
Il presidente dei pentastellati, a proposito di delusione più forte, ha detto: “Quella dei compagni di viaggio che sono andati via, che all’ultimo hanno deciso di buttare a mare le nostre battaglie, che hanno pensato di costituire un partito elettoralistico all’ultimo minuto, cercando di assicurarsi una carriera politica futura”. Il riferimento è chiaro: Luigi Di Maio, che ha fondato Impegno Civico e si è alleato con il Partito Democratico.
Conte boccia “le ricette della destra” per la gestione dei flussi dei migranti. Le ha definite “inadeguate”, a partire dal blocco navale proposto a Giorgia Meloni perché “non risolvi nulla” e “neppure come faceva Matteo Salvini quando li teneva giorni in mare per un sbarco che poi doveva essere garantito”.
La soluzione di Giuseppe Conte? “Dobbiamo lavorare con l’Unione Europea per aver accordi e partenariati tra uguali con i Paesi di origine dei traffici. Dobbiamo evitare i viaggi della disperazione per mare”, affermando di essere contrario allo ius soli ma favorevole allo ius scholae.
Conte ha anche ‘rimproverato’ i giornalisti: “Non ha fatto bene al ‘governo dei migliori’ avere una stampa universalmente osannante. Se i grandi giornali anziché osannare qualsiasi passo di Mario Draghi fossero stati un po’ più incalzanti sulle cose concrete, forse in Europa avremmo ottenuto di più, e anche sul piano interno”.
Per Conte “lo scostamento di bilancio diventerà necessario per il prossimo governo e sarà uno scostamento monstre. Noi per primi abbiamo sottolineato che occorreva tassare gli extraprofitti con un’imposta vera. Poi a marzo abbiamo detto di iniziare a considerare uno scostamento di bilancio, ma questo governo è rimasto passivo e lo dovrà fare il prossimo esecutivo, solo che se prima si faceva con una cifra contenuta, ora arriveremo a pagare un costo salatissimo”.