Domenica 3 e lunedì 4 ottobre si è votato a Torino per scegliere il nuovo sindaco del capoluogo piemontese e per il rinnovo delConsiglio Comunale. Alla luce del dato del primo turno, non avendo nessuno dei candidati raggiunto la maggioranza assoluta dei voti, sarà necessario il secondo turno – il ballottaggio – che si svolgerà domenica 17 e lunedì 18 ottobre. Sarà eletto sindaco chi otterrà anche un solo voto in più dell’avversario. A sfidarsi saranno Paolo Damilano del centrodestra e Stefano Lo Russo del centrosinistra.

I DATI (sezioni 919 su 919)

  • Stefano Lo Russo (Partito Democratico, Lista Civica Lo Russo Sindaco, Moderati, Torino domani, Articolo Uno – Partito Socialista Italiano – Sinistra Ecologista): 43,9%.
  • Paolo Damilano (Torino Bellissima, Forza Italia, Unione di Centro, Unione Pensionati, Il Popolo della Famiglia, Lega Salvini Piemonte, Fratelli d’Italia, Progresso Torino, Sì Lavoro Sì Tav, Rinascimento Sgarbi): 38,9%.
  • Valentina Sganga (MoVimento 5 Stelle): 9%.
  • Angelo D’Orsi (Sinistra Anticapitalista – Rifondazione Comunista- Democrazia Autonoma – PCI – Potere al Popolo!): 2,5%.

Stefano Lo Russo, intervenuto a Uno Mattina, ha affermato: “Noi ci rivolgeremo agli elettori di tutti gli altri 11 candidati sindaco, compresi quelli del Movimento 5 Stelle. Lo faremo sulla base della nostra piattaforma politica che parla di ambiente, giovani, diseguaglianze. Siamo convinti che molti elettori del Movimento 5 Stelle potranno valutare l’ipotesi di sostenere il centrosinistra. È stata una stata campagna elettorale che abbiamo condotto all’insegna dell’unità del centrosinistra e soprattutto in mezzo alle persone che credo sia stata la cosa più apprezzata. Adesso abbiamo 15 giorni per parlare di temi, lavoro, lotta alle diseguaglianze e sviluppo della città che saranno il cuore dei nostri messaggi”.

 

 

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