Già arrivata la replica dell'Associazione Nazionale Magistrati

“Le sentenze di assoluzione siano inappellabili”, la proposta di Berlusconi

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, in un video pubblicato sui social media, ha affermato: “Una pillola al giorno del nostro programma dovrebbe levare di torno i signori della sinistra. Cominciamo a parlare di giustizia: in Italia, migliaia di persone ogni anno vengono arrestate e processate pur essendo innocenti. Il processo è già una pena che colpisce l’imputato, ma anche la sua famiglia, i suoi amici, il suo lavoro. Per questo non deve trascinarsi all’infinito con appelli e contrappelli”.

“Quando governeremo noi le sentenze di assoluzione di primo e di secondo grado non saranno assolutamente appellabili – ha proseguito Berlusconi – Un cittadino, una volta riconoscuto innocente, ha diritto di non essere perseguitato per sempre. Anche perché perseguitare gli innocenti significa, qualche volta, lasciare i veri colpevoli in libertà”.

LA REPLICA

Non si è fatta attendere la replica di Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM): “La questione era stata affrontata dal legislatore nel 2006 con la legge Pecorella e la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima quella legge”

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“Ci sono principi costituzionali – ha aggiunto – che devono essere necessariamente rispettati. Il tema può essere discusso ma non rappresento nei termini che ho letto, ossia che migliaia di persone siano ingiustamente sotto processo. Questo non rende giustizia al difficile lavoro dei tribunali e del corti nell’accertamento della verità dei fatti”.

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