“Mentre le tensioni internazionali continuano ad allargarsi (seguo con grande preoccupazione l’inasprimento molto pericoloso della situazione tra Serbia e Kosovo), sta per iniziare ufficialmente la campagna elettorale“.
Comincia così la Enews di Matteo Renzi, leader di Italia Viva.
“La destra sovranista la conosciamo: è quella che strizza l’occhio alla Le Pen in Francia, è quella che gioca sulla paura, è quella che ha fatto cadere Draghi, insieme ai grillini”, ha aggiunto il senatore toscano.
E ancora: “Se la sinistra avesse davvero voglia di vincere queste elezioni incalzerebbe Meloni e Salvini sulla competenza, sulla credibilità, sulla coerenza, sulle tasse, sull’energia. Invece, la sinistra sembra voler perdere: imbarca le idee più disparate. E ieri Enrico Letta ha aperto la campagna elettorale proponendo una nuova tassa, stavolta la tassa di successione”.
“Nella mia esperienza di leader di governo – ha aggiunto Renzi – ho fatto di tutto perché il PD smettesse di essere il partito delle tasse (ultimo aumento delle tasse, l’IVA nell’ottobre 2013, col Governo Letta, per l’appunto). Lo scontro tra noi e il PD oggi sta nelle idee, non sui seggi. Se dici di voler combattere la destra e proponi di aumentare le tasse, non combatti la destra, ma le regali voti. Facendo queste proposte Letta fa vincere la Meloni: non la contrasta, la blinda”.
Da qui la conferma del progetto del terzo polo, “diverso dalla destra sovranista e dalla sinistra delle tasse. Che parli di lavoro e non di assistenzialismo. Di giustizia e non di giustizialismo. Di ambiente e non di ideologia. Di infrastrutture e non di veti. Di diritti e non di slogan. Andare da soli contro tutti è difficile. Anche perché tutti ti dicono che così non conti niente. Eppure – lo dicevo ieri qui da Lucia Annunziata su Rai3 – con un piccolo gruppo di parlamentari possiamo fare la differenza, come è accaduto quando abbiamo bloccato Salvini al Papeete nel 2019 e, soprattutto, quando abbiamo permesso la sostituzione di Conte con Draghi. Noi puntiamo a prendere il 5%: il vero voto utile è mandare gente competente in Parlamento. E se insieme a noi ci saranno altre forze pronte a costruire davvero un terzo polo attrattivo e coinvolgente, saremo felici di lavorare insieme”.
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