Nonostante le perplessità del MoVimento 5 Stelle

Draghi dà il via libera al DL per il contrasto delle frodi in edilizia

  • Consiglio dei Ministri dà il via libera al DL anti frodi.
  • Dubbi del MoVimento 5 Stelle.
  • Draghi ha insistito sull’approvazione del DL.

Oggi, mercoledì 10 novembre, si è riunito, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri che ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche.

Come spiegato nel comunicato di Palazzo Chigi, il decreto mira a evitare le frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti per lavori edilizi ed estende l’obbligo del visto di conformità, previsto ora per la cessione del credito o lo sconto in fattura, anche nel caso in cui il cosiddetto “superbonus al 110%” venga utilizzato dal beneficiario in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi, tranne nei casi in cui la dichiarazione stessa sia presentata direttamente dal contribuente o tramite il sostituto d’imposta.

L’obbligo per il visto di conformità viene, inoltrel esteso anche in caso di cessione del credito o sconto in fattura relativi alle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi da quelli che danno diritto al “superbonus al 110%”.

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L’Agenzia delle Entrate, inoltre, può sospendere fino a 30 giorni l’efficacia delle comunicazioni su cessioni del credito o su sconti in fattura inviate alla stessa Agenzia che presentano particolari profili di rischio, ai fini del relativo controllo preventivo.

Viene disciplinata, razionalizzata e potenziata l’attività di accertamento e di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate, relativamente alle detrazioni e cessioni dei crediti per lavori edilizi ed ai contributi a fondo perduto previsti dall’articolo 25 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto “decreto rilancio”).

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Si è appreso che, nel corso della riunione del Governo, non sono mancate le perplessità da parte del capodelegazione del MoVimento 5 Stelle Stefano Patuanelli. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, però, avrebbe insistito sulla necessità di approvare il testo – e non, come suggerito dai pentastellati, trasformarlo in un emendamento alla legge di bilancio – e si sarebbe arrivati al via libera.

Draghi, infatti, ha insistito sulla necessità di dare il disco verde ad un DL ad hoc, anche alla luce delle frodi registrate, ben 850 milioni erosi alle casse dello Stato in appena un anno.

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