Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e leader di Insieme per il Futuro, gruppo nato dopo l’addio al MoVimento 5 Stelle, ospite de L’aria che tira, su La7, ha affermato: “Conte e Salvini si sono messi agli estremi. Il partito di Conte è diventato di estrema sinistra, e il centrodestra è un’alleanza di estrema destra. In mezzo c’è l’alleanza dei moderati, noi che dobbiamo dare un’alternativa al Paese, anche nel solco dell’agenda Draghi“.
Di Maio, a proposito delle elezioni del 25 settembre, ha detto: “Le coalizioni si presentano fra il 12 e il 14 agosto, nelle prossime settimane ci sarà un dibattito. Le coalizioni sono fondamentali per stare uniti contro gli estremismi. Essere uniti, fra coloro che hanno provato a salvare il governo di unità nazionale, è un valore. Ci lavoreremo, poi gli italiani decideranno”. Questa la replica a Carlo Calenda, leader di Azione, che, a una domanda di un giornalista su Di Maio, ha risposto: “Non so di chi lei stia parlando”. Per Di Maio, il tema non è “convincere una persona, tutti dobbiamo convincerci che essere uniti attorno ai programmi e a una visione del Paese è un valore”.
Di Maio, parlando di Beppe Grillo e Alessandro Di Battista, ha affermato: “Li vedo un po’ nervosi, hanno capito come sempre di aver sfasciato tutto. Il nostro sogno era andare al governo, fare le riforme e cambiare l’Italia, poi sono diventati il partito di Conte, che ha buttato giù Mario Draghi, non un premier qualsiasi. A Grillo vorrò sempre bene, di Conte ha detto cose peggiori”.
Di Battista può diventare il prossimo leader dei pentastellati? Questo il parere del Ministro: “Decideranno loro, ma ora è un partito padronale: li porta a litigare con tutti, forse il problema è proprio Conte”.