Poco prima della lettura del Vangelo, nella giornata della chiusura delle Porte Sante. Dal microfono, riporta l’ENPA, sarebbe arrivata l’intimazione: la Signora deve portare via il suo cane dalla Chiesa. Questo quanto sarebbe accaduto domenica scorsa nel quartiere Parioli di Roma ed a sentirsi ferita è stata una signora la quale, con il suo cane Labrador, si era sistemate in una delle panche più distanti dall’altare. Così aveva perlatro fatto altre volte.”Le parole del sacerdote, che dovrebbero essere di amore e compassione, e che in questo caso sono state di profonda e ingiustificata intolleranza – racconta l’involontaria protagonista di questo increscioso episodio – mi hanno ferita nel profondo anche perché era la prima volta che venivo allontanata da una chiesa, in piena funzione domenicale, a causa del cane. La casa di Dio dovrebbe essere un luogo di accoglienza, di conforto, di riparo; non certo un posto dal quale essere scacciati”.A rendere noto quanto successo è la presidente nazionale dell’ENPA Carla Rocchi secondo la quale nel giorno in cui era iniziata la chiusura delle Porte Sante, il sacerdote non poteva scegliere modo peggiore per celebrare la fine dell’Anno Santo. “Vorrei ricordarlo – ha riferito Carla Rocchi – ma quel giorno è dedicato alla Misericordia e, quindi, proprio all’accoglienza” dell’altro”.“Sacerdoti e gerarchie ecclesiastiche mi sembra abbiano un rapporto decisamente conflittuale con gli abitanti non umani del Creato. E infatti, accanto ad esempi di straordinaria generosità e sensibilità, troviamo altrettanti episodi che rivelano una profonda idiosincrasia, sino ad arrivare a gesti di vera e propria stizza”.Purtroppo, sempre secondo la Presidente dell’ENPA, quanto successo non rappresenterebbe un fatto isolato. “Per questo – ha concluso Rocchi – sarebbe meraviglioso se il Santo Padre ricordasse a tutti l’importanza di amare e rispettare tutte le creature di Dio, animali compresi. Così, ne sono sicura, le chiese tornerebbero a riempirsi”.
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