La Russia ha annunciato il ritiro di unità militari dopo “esercitazioni tattiche nella penisola di Crimea“.
Il ministero della Difesa di Mosca ha spiegato che “unità del distretto militare meridionale, conclusa la partecipazione a esercitazioni tattiche nella penisola di Crimea, si spostano verso i punti di acquartieramento permanenti”.
Le unità impegnate nelle manovre hanno, quindi, “attraversato il ponte della Crimea dopo il completamento delle esercitazioni previste”, si legge nel comunicato ufficiale. In queste ore vengono caricati su speciali piattaforme ferroviarie.
Tuttavia, secondo Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, “abbiamo sentito segnali da Mosca su disponibilità a continuare sforzi diplomatici. Ma finora non abbiamo nessuna de-escalation o ritiro delle forze, al contro pare che aumenti ammassamento”. “Quello che vediamo che è hanno aumentato il numero delle truppe e moltre altre sono in arrivo”.
Stoltenberg ha aggiunto: “Continueremo a inviare un messaggio chiaro alla Russia: siamo pronti a discutere con loro, ma siamo anche pronti al peggio” e “se la Russia invaderà ancora l’Ucraina pagherà un prezzo alto”. “Speriamo davvero che la Russia si impegni in un dialogo significativo e ponga fine al confronto, per trovare una soluzione politica”, ha aggiunto.
Stoltenberg, infine, ha chiarito che “sono i trenta Paesi alleati della Nato a decidere le adesioni, non è la Russia a decidere chi diventa membro. Si tratta di rispetto del diritto di ogni Paese di scegliere il suo percorso. Ed è uno dei principi della Nato”.
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