Mercoledì prossimo, 20 luglio, il presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi affronterà il Parlamento, come richiesto dal capo dello Stato Sergio Mattarella dopo avere rifiutato le sue dimissioni. Il presidente della Repubblica, infatti, vuole che la crisi sia parlamentarizzata. Insomma, o ci sarà una nuova maggioranza o si va alle urne ad ottobre.
Sulla situazione è intervenuto, a RTL 102.5, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha abbandonato il MoVimento 5 Stelle, insieme ad altri che lo hanno seguito, perché in disaccordo con la linea ormai antigovernativa di Giuseppe Conte.
Di Maio ha detto: “Il governo Draghi e la coalizione che lo sosteneva devono andare avanti, ma in questo momento la vedo molto difficile. Se non ci sarà un atto di maturità da parte di tutti i partiti nella maggioranza vedo molto complicata la giornata di mercoledì”, sottolineando che il “voto anticipato non è un problema per i partiti ma per il Paese perché questo significa non completare il PNRR, non approvare il secondo decreto da 15 miliardi contro il caro energia, non poter portare avanti la battaglia in Europa per il tetto al prezzo del gas e andare in esercizio provvisorio”.
Di Maio ha aggiunto: “A me piange il cuore nel vedere che a Mosca stavano brindando, Medvedev brindava ed era contento perché gli era stata servita la testa di Draghi a Putin su un piatto d’argento”. In effetti, Dimitri Medvedev, ex presidente russo e attuale vice presidente del Consiglio di Sicurezza di Mosca, su Telegram ha pubblicato un post sarcastico dopo la notizia delle dimissioni di Drghi, pubblicando le foto in successione di Boris Johnson e Mario Draghi e una figura in nero con il punto interrogativo, come a dire: ‘Chi sarà il prossimo?’.
Torando al M5S, Di Maio ha dichiarato che tanti parlamentari pentastellati “non sono d’accordo” con Conte, chiedendo altresì di dimostrarlo ora con i fatti.