«Non sono stato in piazza a fare caroselli però c’è stato mio figlio e sono stato veramente molto contento. Anche perché avendo vissuto in Inghilterra 25 anni con anche moltissimi amici inglesi. Chiaramente c’è sempre una reciproca presa in giro e chiaramente la ho sfruttata al massimo questa vittoria».
Così Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’A. O. Università di Padova, ad Agorà Estate su Rai Tre, condotto da Roberto Vicaretti.
L’esperto, poi, ha affermato: «Ci sono tre fattori che possono modificare l’evoluzione di queste epidemia: uno è quello che possiamo fare, vaccinarsi; l’altro è la durata della protezione indotta dal vaccino e questo dipende dal nostro sistema immunitario e terzo sono le varianti. Ora se la protezione durasse meno di un anno è chiaro che dovremmo attrezzarci per fare la terza dose. Ho sentito che il Governo sta adoperandosi per acquistare le dose e credo che sia la cosa giusta da fare anche se non ce ne fosse bisogno, in sanità pubblica la cosa più importante è prevenire e quindi anche se questi dosi non si usassero avrebbero raggiunto lo scopo di mitigare il rischio».
Quando sapremo con esattezza quanto dura la copertura del vaccino, Crisanti ha risposto: «Tra un paio di mesi sapremo se la copertura dura un anno».
Infine, Crisanti ha detto: «la variante Delta è ad un passo dal diventare resistente ai vaccini quindi meno si trasmette e meglio è. Penso che bisognerebbe combinare la campagna vaccinale e allo stesso tempo rafforzare la nostra capacità di tracciamento».
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