Oltre lo stretto

Lorenzo Crepi a Vieni da Me: “Sfruttata la mia malattia per l’audience”

L’attore messinese Lorenzo Crespi è stato ospite di Caterina Balivo a Vieni da Me, il programma di Raiuno.

L’interprete di tanti film e fiction di successo, come Carabinieri e Gente di Mare, ha raccontato che «nel 2014 sono stato male, avevo nascosto la malattia che avevo dal 2010. Nel 2014 sono stato colpito da un’infezione polmonare, avevo la febbre a 40, il medico non veniva. Mi sono sfogato sui social, sono intervenute persone che a modo loro volevano aiutarmi».

Conseguenza di ciò, secondo Crespi, 48 anni, è l’aver permesso «ad alcune persone di aiutare se stesse e di distruggere me. Mi sono fidato di chiunque mettesse una mano sulla mia spalla, sono andato da loro (in televisione, n.d.r.) e per sette volte mi è stato chiesto della malattia. Ma io sono stato male una volta sola». In poche parole, secondo Crespi, la sua malattia è stata sfruttata in nome dell’audience.

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L’attore siciliano ha anche parlato dei ‘dietro le quinte’ delle fiction: «Si sta fuori 3 – 4 mesi e a volte ci si dimentica dei mariti e delle fidanzate, è la verità. Ci si trova in India, in Slovacchia, a Madrid… I mariti non ci sono, le fidanzate non ci sono… La verità è che quando si gira la fiction di fedeltà ce n’è poca… Se avessi avuto una moglie o una fidanzata non avrei mai fatto lo stupido sul set, ma ero sempre single… Magari tante persone poi vanno in tv nei programmi e parlano male di un attore… ‘È una persona complicata’… Ma in quel momento magari non era così…».

E ancora: «Io mi assumo la responsabilità dei miei errori. Cosa combinavo sul set? Sono racconti, gli altri parlano ma sanno che non possono dimostrare nulla. Otto persone su dieci che parlano male di me non hanno nemmeno mai preso un caffè con me».

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Infine, lamentandosi che oggi lavoro poco o nulla in televisione, Crespi ha detto: «Io non scendevo sotto il 30% di share, oggi ci sono 2-3 persone che non vincono una serata da 10 anni e lavorano sempre. Io non ho un manager, non ho un’agenzia che mi rappresenta… Ho cercato altri lavori, mi ridono in faccia».

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