Il nuovo coronavirus si può diffondere anche attraverso i servizi igienici e i tubi di scarico, secondo un studio pubblicato sulla rivista Environmental International.
Il virus è stato rilevato sulle superfici di lavandini, rubinetti e maniglie della doccia in un bagno in un appartamento libero al 16° piano che si trovava proprio sopra uno dove vivevano cinque persone contagiate dal Covid-19. Così si legge nello studio che cita il Chinese Center for Disease Control and Prevention.
Gli autori dello studio hanno eseguito una simulazione tracciando le goccioline (droplet) nel condominio per capire se l’impianto idraulico possa essere un canale di trasmissione, partendo dal presupposto che il nuovo coronavirus può essere trovato anche nelle feci.
Nell’articolo scientifico si legge: «La possibilità di trasmissione attraverso il tubo fognario dopo lo sciacquone nel bagno al 15° piano è stata confermata da un esperimento di simulazione in loco che ha dimostrato che le goccioline di coronavirus sono state trovate nei bagni degli appartamenti al 25° e 27° piano». Secondo i ricercatori, anche la trasmissione attraverso l’ascensore condiviso non può essere esclusa.
Gli studiosi sono partiti da un caso del 2003 durante l’epidemia di SARS, quando i residenti di Hong Kong in un condominio privato sono stati contagiati dal virus. Un vecchio studio affermava che i tubi fognari difettosi erano responsabili della trasmissione delle goccoline contenenti il virus durante quell’epidemia.
«Alte concentrazioni di goccolione virali nelle tubature degli edifici sono state attirate nei bagni degli appartamenti attraverso gli scarichi. Le prime esposizioni sono avvenute in questi bagni. L’aria carica di virus è stata, quindi, trasportata dai venti verso gli edifici adiacenti al condominio, dove si sono verificate ulteriori esposizioni», diceva il vecchio studio. Più di 300 di quei residenti degli appartamenti furono infettati dalla SARS.
Ora, invece, sono emersi studi recenti che esplorano la trasmissione di SARS-CoV-2 attraverso gli orinatoi e i servizi igienici. I risultati hanno rivelato che le goccioline vengono rilasciate in una ‘nuvola’, mettendo potenzialmente a rischio le persone.