- Nuova variante del coronavirus scoperta in Sudafrica.
- Il commento di Massimo Galli: “Tanto tuonò che piovve”.
- Per l’infettivologo “la preoccupazione è legittima”.
Massimo Galli, infettivologo, ha commentato all’AGI la scoperta della nuova variante B.1.1.529 scoperta in Sudafrica.
L’esperto ha affermato: “Tanto tuonò che piovve. Giusto ieri avevo detto che la circolazione incontrollata del virus nei Paesi poveri poteva essere il bacino per una nuova variante e così è stato”. “Questo è un evento prevedibile ed atteso – ha proseguito Galli – che ci segnala una volta di più che questa malattia la si sconfigge globalmente e non nel singolo Paese”.
E ancora: “Premesso che si naviga a vista e c’è il rischio di essere smentiti senza dati solidi, c’è ancora un dato da stabilire: questa variante carica di mutazioni ‘bucherà’ il vaccino e riuscirà in più a diffondersi meglio della variante Delta? Perché se così non fosse resta un pericolo potenziale, ma meno impattante”. Per Galli non è detto che questo accada: “quando le mutazioni sono molto numerose spesso la capacità diffusiva è inferiore”.
Inoltre, il responsabile del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, stavolta a Che giorno è su Rai Radio 1, ha detto di non fasciarci la testa “ma la preoccupazione è legittima“. “Dalle varie cose che stanno emergendo è necessario capire se, questa variante, diventerà un competitor della Delta, e tutti capiamo che la faccenda diventerebbe seria. Non sappiamo se è possibile che questa variante sia in grado di bucare il vaccino, io non sono convinto di questo ma non abbiamo i dati per poterlo dire. Il vaccino probabilmente continuerà a fare il suo mestiere”.
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