Sono stati diffusi i dati del più grande studio scientifico mai condotto nella vita reale. Pubblicato sulla rivista medica The Lancet ieri, mercoledì 5 maggio, l’esperimento condotto in Israele mostra che il vaccino Pfizer -BioNTech è efficace per oltre il 95% contro il Covid-19.
Lo studio, come sottolineato dai suoi autori, evidenzia «i benefici per la salute pubblica di un programma nazionale di immunizzazione». È stato osservato che nello Stato ebraico la vaccinazione «è stata il motore principale del declino delle infezioni da Covid-19». Tuttavia, hanno avvertito, bisogna stare attenti nel generalizzare queste conclusioni perché la velocità dei programmi di vaccinazione e l’evoluzione della pandemia differiscono da Paese a Paese.
Lo studio si concentra sui dati sanitari raccolti tra il 24 gennaio e il 3 aprile, quando il 72% degli over 16 (quasi 5 milioni di persone) e il 90% degli over 65 in Israele avevano ricevuto le due dosi del vaccino di Pfizer -BioNTech.
Lo studio, quindi, mostra che il vaccino è «altamente efficace» nelle persone di età superiore ai 16 anni sette giorni dopo la seconda dose. Protegge il 95,3% dalle infezioni, il 97,2% dai ricoveri e il 96,7% dalla morte.
Questi livelli di protezione rimangono simili tra quelli con più di 85 anni ma diminuiscono significativamente quando le persone hanno ricevuto solo una delle due dosi: il 57,7% contro l’infezione, il 75,7% contro i ricoveri e il 77% contro i decessi nei soggetti di età superiore ai 16 anni. Gli autori hanno concluso che questo studio «mostra l’importanza di una vaccinazione completa negli adulti».
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