Un team di ricercatori dell’Università di Tours, in Francia, sta lavorando a un progetto innovativo. Si tratta di un vaccino contro il SARS-CoV-2 che potrebbe bloccare la trasmissibilità e, in teoria, potrebbe portare alla fine della necessità di indossare le mascherine.
Come riportato su Futura-Sciences-com, la start-up francese LoValTech (for Loire Valley Technology), creata nel gennaio 2022, detiene la licenza esclusiva per l’utilizzo del brevetto per il nuovo vaccino. Un’autorizzazione all’immissione in commercio è prevista per la fine del 2023, inizio 2024.
Sono stati condotti test preclinici in laboratorio sui roditori (criceto e topo). Il programma di vaccinazione è il seguente: due instillazioni nasali distanziate di tre settimane l’una dall’altra. Il vaccino innesca una risposta immunitaria ma neutralizza anche il virus. Ed è proprio questa la sua particolarità: consentirebbe di sopprimere la trasmissione del virus tra le persone. Il vantaggio è duplice. Innanzitutto, il virus smette di diffondersi e di infettare altre persone. In secondo luogo, il virus circola poco e diminuisce il rischio che si creino nuove varianti. Gli studi clinici sull’uomo dovrebbero cominciare nel secondo trimestre del 2022.
Il vaccino è costituito da proteine virali non mutanti. Ciò significa che il vaccino sarebbe a priori efficace contro tutte le varianti del coronavirus perché attiva anche i linfociti T (immunità cellulare).
Gli ultimi studi hanno dimomstrato che il vaccino è efficace contro la variante Delta del coronavirus. Per quanto riguarda la variante Omicron, il team di ricerca non è ancora in grado di dare una risposta ma i risultati preliminari sono incoraggianti.
Il vaccino, inoltre, è costituito da proteine virali e non si basa su tecnologie a mRNA (quella di Pfizer e Moderna). È anche facile da conservare: tra 4°C e 20°C. Infine, questo vaccino nasale potrebbe costituire un nuovo importante strumento per combattere il virus nei paesi emergenti.
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