Intervistato da La Stampa, Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale ordini dei medici, ha affermato che «la mascherina va portata il più possibile anche in classe e distanze e igiene personale vanno fatte rispettare severamente».
Il medico ha aggiunto che «sarebbe utile fornire agli istituti dei termoscanner automatici, così da sgravare le famiglie da ogni responsabilità. E sui mezzi pubblici va garantito il distanziamento, dunque servirebbe una riorganizzazione di traffico e orari».
Per Anelli, però, «tutto questo non ha senso se non si punta di più sull’educazione: nei primi giorni di scuola ci vorrebbe una grande operazione di spiegazione per sensibilizzare bambini e famiglie sull’utilità dei loro comportamenti. Solo tutti insieme possiamo salvare il Paese e allontanare il ritorno di un contagio diffuso. Probabilmente se si fosse fatto prima un discorso del genere non ci troveremmo in difficoltà. Molti giovani non hanno capito la delicatezza della situazione».
Infine, sul medico a scuola, Anelli ha detto: «Servirebbe, come raccordo tra i pediatri, il dipartimento di vaccinazione e il personale scolastico. Non può essere un infermiere, ma un professionista come i medici della continuità assistenziale, tra l’altro già disponibili e pronti senza bisogno di concorsi».
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