Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, di certo non può fare parte dei 10 scienziati italiani secondo cui ormai il peggio in Italia è passato, affrettandosi a comunicarlo con una sorta di ‘manifesto’.
Ricciardi, infatti, presentando il rapporto Osservasalute, ha affermato che «l’Italia è calda così, come è caldo il Brasile. Questo virus si diffonderà fra i giovani, che diventeranno i vettori, i portatori di questa infezione e il problema sarà che, a causa della mancanza di misure di sicurezza da parte dei ragazzi, lo trasmetteranno a nonni e genitori e rivedremo di nuovo la pressione su sistema sanitario. Questo si verificherà in autunno».
Insomma, il professore ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica non usa neanche i condizionali: «Tutti i virus respiratori ritornano in autunno da quando esiste l’uomo, ogni anno c’è una stagione in cui a causa del freddo e della capacità del virus di riprodursi grazie ad alcune condizioni, queste infezioni ritornano. Se lo farà anche questo coronavirus? Lo conosciamo poco, ma siamo convinti di sì».
Ricciardi, poi, ha ricordato che «la stragrande maggioranza dei contagi avviene attraverso le mani, quindi lavarle è un’abitudine che può controllare circa il 60% dei contagi, sembra strano perché si bada molto di più alla mascherina. Il distanziamento fisico e il lavaggio delle mani da soli possono evitare quasi il 100% dei contagi», aggiungendo che «non dobbiamo essere spaventati ma cauti sì, badare alla pulizia delle superfici e intraprendere tutti quei comportamenti utili fino a quando non si avrà il vaccino».
Infine, la precisazione: «Se il virus non dovesse azzerarsi entro i mesi estivi, è probabile che si stabilizzerà nella nostra penisola e diventi endemico. In Lombardia questo quasi sicuramente non accadrà e una possibile riduzione si avrà in ottobre, in concomitanza con la probabile ripresa del virus».
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